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Beer Fact - Runner75 - 27-11-2013

Che dire.. interessanti! ;D
[Immagine: azbeG3m_460s_v1.jpg]


RE: Beer Fact - beelster - 27-11-2013

io devo avere la cenosillicaphobia... non riesco proprio a vedere il mio bicchiere pieno... devo bere Big Grin


RE: Beer Fact - Runner75 - 27-11-2013

direi il suo opposto ;D... la cenosillicaphobia è la paura di vedere il bicchiere ... VUOTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
;D

continuo con altri fatti presi da
http://www.focus.it/cultura/curiosita/10-cose-che-forse-non-sai-sulla-birra_C12.aspx
1. Nell'800 Londra fu colpita da uno Tsunami di birra
L'evento è conosciuto come London Beer Flood. Il 16 ottobre del 1814 si ruppe un cisterna della fabbrica Meux che conteneva 1 milione e 470 mila litri di birra. Il liquido invase le strade distruggendo alcune case del sobborgo povero di St Giles. Persero la vita 9 persone. La fabbrica invece resistette altri 100 anni (fu chiusa nel 1922).

3. In Germania esistono condutture ad hoc dove far passare la birra
Succede a Gelsenkirchen, dove i bar nei dintorni dello stadio sono collegati a una grande cisterna da 5 km di tubi attraverso i quali passa la birra. Un modello di "birradotto" a cui guardano con interesse anche altre città...

La birra è stata inventata nell'antica Mesopotamia, dove oggi è vietata
Esami scientifici su antiche brocche in ceramica, hanno fatto sì che si potesse datare la prima produzione di una bevanda nata dalla fermentazione dei cereali a 7.000 anni fa nei territori oggi occupati dalll'Iran, il paese dove il consumo di birra è vietato e punito addirittura con le frustate e il carcere. Ma non tutto il mondo è paese. In altre nazioni, al contrario la birra ha persino una festa nazionale: da Monaco di Baviera in Germania (sede dell'Oktoberfest) a Qingdao in Cina (dove si tiene il Festival internazionale della birra).

La prima pubblicità di birra risale al 4000 A.C.
Un'iscrizione che si trova sulle tavolette di Ebla, scoperte nel 1974 dall'archeologo italiano Paolo Matthiae, parla proprio della produzione di una birra che portava lo stesso nome della città. In molti vi hanno visto una forma di pubblicità ante-litteram.

Perché c’è tanta schiuma sulla birra? Dipende dalle proteine contenute nella bevanda: l’orzo da cui è tratto il malto è ricco di proteine di grandi dimensioni . Al momento della fermentazione, i batteri ne consumano una grande parte dando origine ad amminoacidi che a loro volta contribuiscono alla formazione delle bolle. In più, il luppolo (altro ingrediente) contiene resine grazie alle quali aumenta la resistenza della membrana delle bolle. Il mosto tratto dall’uva, invece, è poco proteico e non contiene resine: ecco perché la schiuma dello champagne, a differenza di quella della birra, scompare subito

Arriva la birra spaziale
Birra spazialeNello spazio la microgravità rende impossibile il consumo di birra e altre bevande gassate. Ma un birrificio australiano ha messo a punto il prodotto giusto per il relax degli astronauti. (Focus.it, 30 marzo 2011)

Dura vita quella dell'astronauta: rinchiuso per mesi in spazi ridottissimi, senza potersi fare la doccia, mangiando solo cibi liofilizzati o pre cotti e senza nemmeno potersi bere una birretta. Già, perchè nello spazio le bevande gassate, alcoliche o analocoliche, sono severamente vietate.
Il motivo? L'assenza di gravità, che rende impossibile la separazione, all'interno dello stomaco, dell'anidride carbonica dai liquidi. Ma il corpo non lo sa e fa percepire comunque lo stimolo del rutto. Il risultato e quello che viene definito "rutto liquido", espressione forse poco elegante, ma che non necessita di ulteriori spiegazioni. (L'astronauta italiano Paolo Nespoli ci spiega come si beve nello spazio)

Eravamo quattro amici al bar...
Ma il birrificio australiano 4 Pines, in collaborazione con l'azienda aerospaziale Saber Astronautics, ha recentemente sviluppato un rivoluzionario prodotto che salverà le serate di astronauti e turisti spaziali: la birra a gravità zero, una birra a basso contenuto di gas che può essere consumata senza problemi anche migliaia di km sopra la Terra.
Chiamata "Vostok", dal nome della prima missione spaziale con equipaggio umano, la rivoluzionaria bevanda è una stout Irladese, una birra scura dal gusto deciso e affumicato.
La scelta dei mastri birrai è caduta su una ricetta dal sapore così intenso perchè nello spazio la lingua degli astronauti soffre di un leggero ingrossamento che fa percepire i sapori molto più attenuati.
La Vostok è stata testata con successo lo scorso 26 febbraio in un volo parabolico a gravità zero e ha sbaragliato la concorrenza di altre birre meno adatte ad un consumo spaziale. Chissà se entrerà mai nei menù della NASA...
Volete assaggiarla? Per ora è disponibile solo in alcuni pub della costa australiana occidentale.