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Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - Versione stampabile

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Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - Bertellio - 09-12-2013

Ciao a tutti, spero che questa discussione rientri nei canoni, mi sto addentrando in qualcosa di ancora oscuro per me.

Non è da molti anni che ho cominciato a bere buona birra, bevevo solo Guinness, Ceres, le Ale da pub (anche se da giovane facevo fatica a sopportare l'amaro). Già allora trovavo imbevibili heineken, carslberg...andiamo avanti.
Poi ho scoperto le birre un po' più raffinate, quelle che si trovano al supermercato, parlo di Leffe, Ciouffe, Affligem, Amarcord e giù di lì...
Infine un amico mi ha portato per la prima volta al beer shop e lì ciao, della serie "luppolo vieni a me!".

Ora, dopo aver fatto la prima birra IPA all grain (molto soddisfacente) e la weizen da kit (che devo imbottigliare), stavo ovviamente pensando alla prossima :-).
Weizen a parte, che sarà il vero banco di prova per il binomio "homebrewing-amici", le birre amare e piene di gusto, sopratutto di luppolo, non piacciono molto agli amici e qui siamo al punto.

Devo cercare di appassionare un pochino di più gli amici alla birra artigianale (che comunque ci mettono del loro a venirmi dietro, bisogna riconoscerglielo) e sopratutto i 2 che mi hanno aiutato nella prima all grain, perché vorrei riuscire a dividere l'investimento minimo per l'impianto biab (un 150-200 euro tra 25 enni). A parole sono sempre pronti, in pratica per perdere un 2-3 ore ad imbottigliare storcono il naso.

Il problema è, che birra fare? IPA, stout ed altre cose gustose piacciono solo a me (anche se piano piano...), le belga piacciono poco anche a me e non ripagherebbero il costo, la weizen c'è già...
Poi ho pensato che ci sono delle birre artigianali che i miei amici definiscono, "una bionda normale, buona", si parla di cose tipo Amarcord Gradisca e simili, bionde non limpide che producono molti microbirrifici almeno qui nel nord-est.
Qui c'è il punto del discorso, devo soddisfare gli amici all'interno dei loro stereotipi: che se sentono luppolo è una IPA, se è leggera anche nell'alcool è una "birretta bionda normale", se è tanto alcoolica è una belga, se è sul rosso è una rossa (inglese), se è sullo scuro è una Guinness, ecc...

Ora io, per vera bionda, intendo una pils o una lager tedesca, bionda e limpida. Fare una cosa del genere adesso per me è molto difficile e controproducente in termini di benefici/impegno, me la vado a bere fuori nel primo posto che trovo.
Quindi perché non sfruttare la pseudo-ignoranza degli amici e fargli una cosa tipo la Gradisca che gli piace tanto e magari neanche lagherizzarla dicendogli che è non filtrata Birra07?

Cercando su internet (Beer advocate) ho scoperto che la Gradisca fa parte dello stile "European Pale Lager", ma qui si fermano le informazioni in mio possesso. Le altre info che ho acquisito sono molto confuse del tipo che comprende tutte le birre commerciali (Heineken, Carsberg, Nastro azzurro, Stella Artois...) che non sono il mio target.

Quindi chiedo a voi, con quali ingredienti e che proporzioni poter fare una birra che stia dietro a tutto il discorso fatto fin'ora.
Per quel che ho letto:
-malto pale per (Gradisca &co.)
-malti speciali niente
-bassa OG
-bassa FG
-poco alcool, tra 3 e 4,5-5
-bassa IBU, tipo 10-15
-luppoli che diano sensazione di freschezza e birra dissetante, anche sul citrico
-carbonazione che aiuti la percezione eterea
-lievito bassa fermentazione

Cosa dite, mi aiutate?Big Grin


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - alexander_douglas - 09-12-2013

-metti pils anzichè pale
- per i luppoli potresti usare del citra o del cascade....ti conviene usare sopratutto il secondo se ci tieni ad avere l'aroma agrumato senza alzare tanto l'IBU


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - Bertellio - 09-12-2013

Grazie, sono d'accordo per il luppolo.

Caratteristica fondamentale che mi sono dimenticato è che deve avere poco corpo, molto beverina.
Perché dici pils invece di pale? Sono ancora molto ignorante in materia

Dici che si può fare in E+G con rispettivi estratti da malti base senza perdere molto del suo valore? Altrimenti sarei costretto a fare una cotta di una decina di litri in all grain, da fermentare nei classici fermentatori mr.malt

Resto sulla bassa fermentazione? Il secco classico S-23 va bene o c'è un lievito liquido particolare da usare (sarebbe il mio primo).


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - alexander_douglas - 09-12-2013

la gradisca è una classica munich helles, se usi il pale secondo me ti viene un po troppo carica di colore....è vero che lagherizzando la schiarisci però io partirei dal pils Smile


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - Bertellio - 09-12-2013

Scusami puoi girarmi dove hai letto che è una Munich Helles? (su internet leggo solo Pale Lager) In effetti non è limpida
Potrei sbagliarmi, certo


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - alexander_douglas - 09-12-2013

http://www.microbirrifici.org/Amarcord_Gradisca_birra.aspx


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - Clyde - 09-12-2013

(09-12-2013, 02:38 )Bertellio Ha scritto:  ...cut...Devo cercare di appassionare un pochino di più gli amici alla birra artigianale (che comunque ci mettono del loro a venirmi dietro, bisogna riconoscerglielo) e [b]sopratutto i 2 che mi hanno aiutato nella prima all grain...cut...A parole sono sempre pronti, in pratica per perdere un 2-3 ore ad imbottigliare storcono il naso...cut...Qui c'è il punto del discorso, devo soddisfare gli amici all'interno dei loro stereotipi: che se sentono luppolo è una IPA, se è leggera anche nell'alcool è una "birretta bionda normale", se è tanto alcoolica è una belga, se è sul rosso è una rossa (inglese), se è sullo scuro è una Guinness, ecc...cut...

Un po' "OT"....: Io cambierei gli amici! Smile
O li porterei in giro a bere per fargli vedere quanto di buono c'è in giro! Poi ti pregheranno di fargli qualcosa simile all'Imperial stout è li so 'zzi tuoi! Big Grin
Di nuovo "IT", non amo la Gradisca, non ti riesco ad aiutare Wink


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - Bertellio - 09-12-2013

Haha sì, c'è anche un tuo commento, se non sbaglio il primo.
Ok, avevo capito male per via dell'immagine sul sito (giallo carico) e per il termine "pale".

Quindi malto pils e luppolo cascade. Malti speciali o fiocchi? Lievito s-23?

Farò all grain biab limitato dai litri a questo punto, pentola da 15 litri max, mi faccio macinare il malto da mr.malt

(09-12-2013, 04:50 )Clyde Ha scritto:  Un po' "OT"....: Io cambierei gli amici! Smile
O li porterei in giro a bere per fargli vedere quanto di buono c'è in giro! Poi ti pregheranno di fargli qualcosa simile all'Imperial stout è li so 'zzi tuoi! Big Grin
Di nuovo "IT", non amo la Gradisca, non ti riesco ad aiutare Wink

:-) in realtà mi hanno fatto scoprire loro il secondo beer shop (ed anche il terzo). Cerco sempre di portarli nei posti giusti, ma obiettivamente è difficile capire qualcosa da estranei, parlo proprio di chi beve anche birra buona, ma non sà come è fatta. Per dire l'ultima volta che siamo stati al locale per eccellenza della zona, il Nidaba, dopo una IPA ovviamente, ho preso una Porter italiana color pece, mentre un'amica ha preso una sour ale aromatizzata alla ciliegia mi sembra. Indovinate qual'è stata la più discussa...la prima ovviamente (anche se quella più strana era la sour ale) infatti l'avevo presa apposta per fargli vedere una cosa nuova.
Se ad uno non piace la Guinness (discorsi tecnici a parte) a priori, è difficile che si interessi di altre stout, a meno che non si metta a pensare di far birra, giusto per fare un esempio. Il punto di vista di chi studia qualcosa per l'homebrewing ed oltre è tutta un'altra cosa.

Mentre la passione per i peperoncini è stata abbastanza fine a se stessa, questa per la birra sta diventando sempre più istruttiva. Ma questo è un altro discorso.

Detto ciò, è che tolte le ales nella loro vastità, è un po' difficile pensare una birra autoprodotta che faccia da ambasciatrice, non sò se mi sono espresso bene. Se mi presentassi con una Imperial stout me la tirerebbero dietro e comunque farei fatica a berla pure io che le stout le bevo tranquillamente.
Una buona Pils rischierebbe di essere etichettata "troppo amara", oltre al fatto che dovrei sbattermi troppo per lagherizzare come si deve.

Quindi vada per questa Munich Helles fuori stile, tanto poi con il restante cascade si fa un'altra ipa.


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - lorevia - 09-12-2013

Fai una biondina poco amara.
Direi pils, 5% carapils e us 05 neutro fatto fermentare a 15 gradi.
Birra semplice, pulita e beverina .

L'uso dell'estratto per birre chiare non è il max, ma qualcosa di dignitoso si po' fare.
Magari potresti fare un'ambrata.

Lorenz


RE: Pale Lager ovvero "la bionda artigianale italiana" - Paul - 09-12-2013

Non sono d'accordo, ho sempre odiato le stout per via della guinnes. Dopo aver bevuto una stout artigianale, mi sono innamorato dello stile