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Certo ragazzi , anche se cucino una carne avariata per un'ora a 200 gradi abbatto la carica batterica, ma come gusto non possiamo aspettarci molto....
Sto volutamente esagerando, ma visto tutta la fatica punto x cercre di ottenere il max
Lorenz
dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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(02-10-2013, 01:35 )carlo Ha scritto: gorgoglia!!!
E' la prima volta che vedo il gorgogliatore gorgogliare!
Ho appoggiato le dita per mettere apposto il gorgogliatore dopo aver sbirciato nella scatola e averlo spostato senza volere, e sorpresa delle sorprese, mentre lo tenevo premuto verso il coperchio....
Ho preso un pezzo di nastro idraulico (quello bianco fino per capirci) e l'ho messo in acqua e metabisolfito, dopo di che l'ho girato intorno alla guarnizione, l'ho rimessa al suo posto e .... anche senza reggerlo con le dita....
Yuppppi!!!
Sono piccole soddisfazioni che scaldano il cuore
Lorenz
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-11-2013, 02:05 da
ALLIEVO BIRRAIO.)
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(02-10-2013, 12:47 )lorevia Ha scritto: Certo ragazzi , anche se cucino una carne avariata per un'ora a 200 gradi abbatto la carica batterica, ma come gusto non possiamo aspettarci molto....
Sto volutamente esagerando, ma visto tutta la fatica punto x cercre di ottenere il max
Lorenz
Certo, è per questo che io non farei mai mash e boil in due giorni diversi, per non avere anche quello come margine d'errore.
se mi ritrovo un saporaccio nella birra è stato il boil posticipato? un luppolo vecchio? problema di fermentazione?
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Quello che dite è ovviamente giusto: anche se bollendo uccido tutto, nessuno può sapere se intanto una fermentazione spontanea parte mangiando un po' di zuccheri e alterando il prodotto.
Ma ragionevolmente su dieci litri di mosto mashati la sera e coperti subito con coperchio, tutto bello pulito, la mattina si bolle senza troppi intoppi.
Ovvio io non lo farei mai, ma se fosse l'unico modo per brassare....chi mi fermerebbe?
Lollo
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La birra di questa cotta è stata presentata al concorso per APA svolto a Roma il 10 Novembre, ed anche se il livello era medio basso, è entrata in top ten (28 concorrenti).
Riporto in breve la ricetta:
Pale Ale (79%)
Crystal 150 (6%)
Malto da estratto secco (15%)
OG: 1053 FG: 1010/1012
IBU tra 37 e 43 quindi diciamo 40(centennial e cascade)
Vol Carbonazione: 2,60
Stappata la prima bottiglia da 33cl dopo poco meno di un mese dall'imbottigliamento.
Schiuma OK
Corpo direi OK anche se in una scheda riportava il consiglio migliorare corpo ed in un altra c'era il commento molto annacquata (non sono daccordo).
A temperatura ambiente in controluce si vedono i puntini di luppolo in pellets, che però finiscono sul fondo dopo un giorno di frigo.
Infatti sulle schede il giudizio sulla limpidezza è stato tra medio e buono.
Per quanto riguarda il corpo ed il gusto, beh non è proprio come mi aspettavo, ma non penso dipenda dal processo quanto dagli ingredienti.
Come indicato in molte ricette, ho utilizzato malto Crystal (purtroppo il solo che ho trovato, quello con ebc 140/170 sicuramente non adatto).
Insieme a note tostate, in bocca emerge come un sentore di liquirizia.
Non so se questo sia tipico del Crystal che ho utilizzato, qualcuno può confermare o dire la sua?
Come confermato dai giudici, c'è stata una critica generale verso l'utilizzo di malti tostati (evidentemente non sono il solo ad aver tilizzato questo malto Crystal).
Questo ha influito nell'armonia della birra.
Amaro/Aroma: al naso non molto accentuato, ma questo era voluto, non volendo esagerare da una parte ed avendo paura del luppolo in pellet per il Dry Hopping dall'altra. Non utilizzarò più i pellets per il Dry Hopping così potrò sbizzarrirmi come voglio.
In bocca l'amaro del luppolo è un po pungente, nonostante abbia cercato di non esagerare e tenermi sotto il rapporto 1/1 tra OG e IBU (53/40).
Magari però questo effetto è dato dalla poca armonìa con il gusto del malto. O forse il luppolo in pellets dava un amaro più forte di quanto indicato dal software utilizzato per la ricetta (hobbybrew).
Nel complesso la birra è sicuramente bevibile, anche piacevole se ci si limita ad un bicchiere da 33 cl, ma si può certo migliorare.
Quello che esce da questa esperienza è che senz'altro è meglio non utilizzare un ingrediente se non si ha quello adatto.
E un dubbio sulle molte ricette trovate su internet su siti italiani a proposito di APA: spesse è indicato genericamente malto Crystal.
Domanda: che malto Crystal hanno usato?
Magari qualche anno fa si trovavano altri tipi, non so.
O magari hanno riportato ricette che neanche hanno mai provato. Boh...
Nella mia prossima APA sostituirò il Crystal con un malto cara più adatto, qualche consiglio?
Ciao
Carlo
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(12-11-2013, 07:59 )carlo Ha scritto: La birra di questa cotta è stata presentata al concorso per APA svolto a Roma il 10 Novembre, ed anche se il livello era medio basso, è entrata in top ten (28 concorrenti).
Riporto in breve la ricetta:
Pale Ale (79%)
Crystal 150 (6%)
Malto da estratto secco (15%)
OG: 1053 FG: 1010/1012
IBU tra 37 e 43 quindi diciamo 40(centennial e cascade)
Vol Carbonazione: 2,60
Stappata la prima bottiglia da 33cl dopo poco meno di un mese dall'imbottigliamento.
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Corpo direi OK anche se in una scheda riportava il consiglio migliorare corpo ed in un altra c'era il commento molto annacquata (non sono daccordo).
A temperatura ambiente in controluce si vedono i puntini di luppolo in pellets, che però finiscono sul fondo dopo un giorno di frigo.
Infatti sulle schede il giudizio sulla limpidezza è stato tra medio e buono.
Per quanto riguarda il corpo ed il gusto, beh non è proprio come mi aspettavo, ma non penso dipenda dal processo quanto dagli ingredienti.
Come indicato in molte ricette, ho utilizzato malto Crystal (purtroppo il solo che ho trovato, quello con ebc 140/170 sicuramente non adatto).
Insieme a note tostate, in bocca emerge come un sentore di liquirizia.
Non so se questo sia tipico del Crystal che ho utilizzato, qualcuno può confermare o dire la sua?
Come confermato dai giudici, c'è stata una critica generale verso l'utilizzo di malti tostati (evidentemente non sono il solo ad aver tilizzato questo malto Crystal).
Questo ha influito nell'armonia della birra.
Amaro/Aroma: al naso non molto accentuato, ma questo era voluto, non volendo esagerare da una parte ed avendo paura del luppolo in pellet per il Dry Hopping dall'altra. Non utilizzarò più i pellets per il Dry Hopping così potrò sbizzarrirmi come voglio.
In bocca l'amaro del luppolo è un po pungente, nonostante abbia cercato di non esagerare e tenermi sotto il rapporto 1/1 tra OG e IBU (53/40).
Magari però questo effetto è dato dalla poca armonìa con il gusto del malto. O forse il luppolo in pellets dava un amaro più forte di quanto indicato dal software utilizzato per la ricetta (hobbybrew).
Nel complesso la birra è sicuramente bevibile, anche piacevole se ci si limita ad un bicchiere da 33 cl, ma si può certo migliorare.
Quello che esce da questa esperienza è che senz'altro è meglio non utilizzare un ingrediente se non si ha quello adatto.
E un dubbio sulle molte ricette trovate su internet su siti italiani a proposito di APA: spesse è indicato genericamente malto Crystal.
Domanda: che malto Crystal hanno usato?
Magari qualche anno fa si trovavano altri tipi, non so.
O magari hanno riportato ricette che neanche hanno mai provato. Boh...
Nella mia prossima APA sostituirò il Crystal con un malto cara più adatto, qualche consiglio?
Ciao
Carlo
Sono d'accordo con te per quanto riguarda il crystal 140/170. Trovo anch'io fastidioso il tostato che apporta. Non mi e' ancora del tutto chiaro se questo può essere limitato con solo un minor utilizzo, ma devo dire che da quando utilizzo crystal light a 80 ebc il risultato trovo sia migliore.
Lorenz
dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 13-11-2013, 01:36 da
lorevia.)