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Discordanze sparging
#1

Leggendo in giro trovo alcune discordanze inerenti il metodo di sparging. Viene sempre detto che l'unico momento in cui si deve ossigenare il mosto è solo prima dell'inoculo del lievito a temperatura raggiunta. Noto che molti eseguono lo sparging utilizzando docce, tubi forati, annaffiatoi o altro facendo cadere l'acqua sulle trebbie proprio a doccia ossigenando perciò l'acqua e di conseguenza anche il mosto prima della bollitura, momento in cui l'ossidazione del mosto è facilitata dalla presenza di ossigeno disciolto nel mosto stesso. Io non sono un chimico ma da che parte stà la ragione? Non è meglio se nel momento di sparging le trebbie si mantengono coperte di acqua a temperatura facendo posare l'acqua su di esse senza farle fare il salto?

Fare birra è come una seduta da uno psicologo, i problemi se ne stanno fuori dalla porta, non ti mollano ma per una giornata ti lasciano in pace.
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#2

(29-04-2012, 07:09 )bac Ha scritto:  Leggendo in giro trovo alcune discordanze inerenti il metodo di sparging. Viene sempre detto che l'unico momento in cui si deve ossigenare il mosto è solo prima dell'inoculo del lievito a temperatura raggiunta. Noto che molti eseguono lo sparging utilizzando docce, tubi forati, annaffiatoi o altro facendo cadere l'acqua sulle trebbie proprio a doccia ossigenando perciò l'acqua e di conseguenza anche il mosto prima della bollitura, momento in cui l'ossidazione del mosto è facilitata dalla presenza di ossigeno disciolto nel mosto stesso. Io non sono un chimico ma da che parte stà la ragione? Non è meglio se nel momento di sparging le trebbie si mantengono coperte di acqua a temperatura facendo posare l'acqua su di esse senza farle fare il salto?

concordo con te, lo sparge deve essere fatto evitando che le trebbie rimangono a LUNGO TEMPO scoperte in presenza di ossigeno, in brevi attimi non succede niente, la poca ossidazione non riesce a rovinare il prodotto.
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#3

Concordo con te, ma ormai un dubbio ce l'ho: non avendo ancora un impiantino completo sono costretto ad effettuare due violenti batch dove l'ossigenazione è aimè ineluttabile, non che a lasciare le tebbie scoperte tra un run off e l'altro.
Ora le mie birre non sono ancora un capolavoro ma vi assicuro che non presentano alcun off flavour.
Sono alla mia sesta cotta e non ho mai riscontrato problemi nello sparge se non di resa: posso dire che l'ossigenazione in fase di mash non mi proccupa.
Dicevo in un altro post che forse è più un problema dei birrifici professionali per moli e quantità di materiale.
Detto questo l'impianto che sto assemblando tenterà di eliminare qualsiasi tipo di ossigenazione e calo drastico di temperature in fase di mash

Lollo

"Esplorai le religioni e l'alcol: trovai in quest'ultimo maggiori speranze di consolazione duratura"

"Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere"

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#4

neanche io sono un chimico e non so se dico una cazzata ma forse l ossigeno che si accumula nello sparge va via poi velocemente nella bollitura successiva..
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#5

le mie trebbie rimangono esposte per un po' quando durante la filtrazione di un run-off il livello del mosto si abbassa al di sotto di queste.
Però la mia ghiacciaia lauter tun ha un pratico coperchio che tengo chiuso durante la filtrazione limitando il contatto con l'ambiente esterno, anche perchè quello spazio di tino si satura col vapore del mosto caldo.
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#6

Per ossigenazione non intendo quella derivata dall'esposizione delle trebbie all'aria ma quella che si va a creare splashando l'acqua a pioggia sulle trebbie o sul velo dell'acqua

Fare birra è come una seduta da uno psicologo, i problemi se ne stanno fuori dalla porta, non ti mollano ma per una giornata ti lasciano in pace.
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