02-12-2012, 05:05
raffreddare il mosto
04-12-2012, 04:15
L'altro giorno mentre tentavo di raffreddare il mosto con acqua e ghiaccio a bagno maria ho pensato ad una soluzione alternativa.
Non so quanto sia valida o meno, ma secondo voi se facessi dei sacchi di ghiaccio con le bustine per surgelati e dopo avere sanitizzate per bene le immergersi delicatamente nel mosto? Non avrei più o meno l'effetto della serpentina?
Non so quanto sia valida o meno, ma secondo voi se facessi dei sacchi di ghiaccio con le bustine per surgelati e dopo avere sanitizzate per bene le immergersi delicatamente nel mosto? Non avrei più o meno l'effetto della serpentina?
04-12-2012, 04:40
Fatto...io uso una tecnica simile....ottimi risultati a mio avviso
Prepara il ghiaccio nei contenitori alimentari almeno 24 ore prima, il ghiaccio uscirà meglio e non avrai residui di sacchetti nel mosto.
Prepara il ghiaccio nei contenitori alimentari almeno 24 ore prima, il ghiaccio uscirà meglio e non avrai residui di sacchetti nel mosto.
L'è me vuler isgnâr al gat a rampar, se atzè an sorag le mei ca ta steghi al'öra...
04-12-2012, 04:54
Contenitori alimentari intendi le vaschette in plastica tipo i "salvagusto"?
04-12-2012, 04:59
Vaschetta da gelato, salvagusto, quello che vuoi purchè abbia la forma di un parallelepipedo...il ghiaccio (almeno lt) uscirà in maniera semplice e veloce e poi lo adagerai sul fondo del fermentatore; senza splashare ci versi il mosto e ti ritrovi quasi a temperatura ottimale!!!
L'è me vuler isgnâr al gat a rampar, se atzè an sorag le mei ca ta steghi al'öra...
04-12-2012, 05:12
Aspetta ci siamo fraintesi...
Io non intendevo utilizzare il ghiaccio nel fermentatore ma solo per freddare il mosto... fargli fare un pò il lavoro che fa la serpentina in rame per capirci.
Ho notato mentre freddavo il mosto a bagno maria che la temperatura scendeva ma solo nella zona dei bordi mentre rimaneva alta al centro della pentola, e non potendo mescolare il mosto non sapevo come spostare quella parte calda per mischiarla con quella più fredda. Per quello ho pensato ad un modo per freddarlo dal centro e pensando allo scambio di calore che si ha con la serpentina mi è venuto in mente la storia dei sacchetti per surgelati che però non andrebbero aperti ma solo immersi
Io non intendevo utilizzare il ghiaccio nel fermentatore ma solo per freddare il mosto... fargli fare un pò il lavoro che fa la serpentina in rame per capirci.
Ho notato mentre freddavo il mosto a bagno maria che la temperatura scendeva ma solo nella zona dei bordi mentre rimaneva alta al centro della pentola, e non potendo mescolare il mosto non sapevo come spostare quella parte calda per mischiarla con quella più fredda. Per quello ho pensato ad un modo per freddarlo dal centro e pensando allo scambio di calore che si ha con la serpentina mi è venuto in mente la storia dei sacchetti per surgelati che però non andrebbero aperti ma solo immersi
04-12-2012, 05:15
se sanifichi un contenitore e lo riempi d'acqua che congeli, quella la butti direttamente nel fermentatore con tanto di mosto e acque e porti subito la temperatura a dovere!!!
06-12-2012, 06:57
Ragazzi, scusate, ma un sistema veramente rapido ed efficace potrebbe essere quello che avevo postato io qualche tempo fa.
O per lo meno, con me funziona egregiamente e riesco a portare il mosto a temperatura da inoculo in meno di 10 minuti.
Non so voi, ma io mi fido poco dell'acqua di rete, quindi per brassare uso acqua minerale in bottiglia, che è normalmente sana, senza retrogusto di cloro e in linea di principio (anche se non al 100%) esente da possibilità di infezione, in quanto venduta in bottiglie sigillate. Io uso normalmente acqua da discount, tanto per i kit non c'è praticamente differenza tra acque più o meno dure: la differenza la si nota solo in AG.
Quindi, il sistema più facile e veloce, per raffreddare il mosto (cotta standard da 23 litri) è:
- mettere circa 12-15 litri di acqua minerale in bottiglia in frigo la notte prima della cotta, così al momento dell'utilizzo risulterà bella fredda;
- tenere almeno 6-8 litri di acqua minerale in bottiglia a temperatura ambiente;
- eseguire un primo raffreddamento della pentola nella quale avrete portato il mosto ad ebollizione a bagnomaria, ad esempio nel lavandino all'interno del quale oltre all'acqua fredda del rubinetto avrete magari messo un paio di ghiaccini (quelli per le borse frigo) precedentemente congelati;
- versare 3-5 litri dell'acqua minerale che avrete messo in frigorifero nel fermentatore;
- quando la temperatura del mosto precedentemente portato ad ebollizione sarà un po' scesa durante il bagnomaria, versate il mosto nel fermentatore: a contatto dell'acqua fredda precedentemente inserita nel fermentatore la temperatura scenderà già di parecchi gradi, e lo noterete dal termometro adesivo del fermentatore;
- a questo punto, è tutto un lavoro di aggiustamenti: aggiungerete acqua fredda di frigo o acqua a temperatura ambiente a seconda della temperatura che il vostro termometro a cristalli liquidi appiccicato sul fermentatore vi suggerisce, fino a raggiungimento della temperatura di inoculo del lievito e volume (in termini di litri) della cotta.
Come già detto in precedenza, in fase di riempimento del fermentatore (diversamente da quanto succede nella fase di travaso) non è vietato "spalshare", e ciò in quanto prima dell'inoculo del lievito il mosto va necessariamente ossigenato: l'operazione di ossigenazione (che normalmente si fa con una vigorosa rimescolata del mosto subito prima di inoculare i lieviti) è necessaria in quanto in fase di bollitura l'ossigeno originariamente presente nell'acqua e nell'estratto di malto è in parte evaporato, ed i lieviti per funzionare hanno bisogno di ossigeno.
Quindi, e se sbaglio magari qualche homebrewer più esperto mi correggerà, la fase di raffreddamento del mosto si può fare in maniera abbastanza semplice, tutto sommato rapida e senza ricorrere a complicati meccanismi, che si prestano solo a farvi perdere tempo e facilitare l'errore o l'infezione del mosto.
O per lo meno, con me funziona egregiamente e riesco a portare il mosto a temperatura da inoculo in meno di 10 minuti.
Non so voi, ma io mi fido poco dell'acqua di rete, quindi per brassare uso acqua minerale in bottiglia, che è normalmente sana, senza retrogusto di cloro e in linea di principio (anche se non al 100%) esente da possibilità di infezione, in quanto venduta in bottiglie sigillate. Io uso normalmente acqua da discount, tanto per i kit non c'è praticamente differenza tra acque più o meno dure: la differenza la si nota solo in AG.
Quindi, il sistema più facile e veloce, per raffreddare il mosto (cotta standard da 23 litri) è:
- mettere circa 12-15 litri di acqua minerale in bottiglia in frigo la notte prima della cotta, così al momento dell'utilizzo risulterà bella fredda;
- tenere almeno 6-8 litri di acqua minerale in bottiglia a temperatura ambiente;
- eseguire un primo raffreddamento della pentola nella quale avrete portato il mosto ad ebollizione a bagnomaria, ad esempio nel lavandino all'interno del quale oltre all'acqua fredda del rubinetto avrete magari messo un paio di ghiaccini (quelli per le borse frigo) precedentemente congelati;
- versare 3-5 litri dell'acqua minerale che avrete messo in frigorifero nel fermentatore;
- quando la temperatura del mosto precedentemente portato ad ebollizione sarà un po' scesa durante il bagnomaria, versate il mosto nel fermentatore: a contatto dell'acqua fredda precedentemente inserita nel fermentatore la temperatura scenderà già di parecchi gradi, e lo noterete dal termometro adesivo del fermentatore;
- a questo punto, è tutto un lavoro di aggiustamenti: aggiungerete acqua fredda di frigo o acqua a temperatura ambiente a seconda della temperatura che il vostro termometro a cristalli liquidi appiccicato sul fermentatore vi suggerisce, fino a raggiungimento della temperatura di inoculo del lievito e volume (in termini di litri) della cotta.
Come già detto in precedenza, in fase di riempimento del fermentatore (diversamente da quanto succede nella fase di travaso) non è vietato "spalshare", e ciò in quanto prima dell'inoculo del lievito il mosto va necessariamente ossigenato: l'operazione di ossigenazione (che normalmente si fa con una vigorosa rimescolata del mosto subito prima di inoculare i lieviti) è necessaria in quanto in fase di bollitura l'ossigeno originariamente presente nell'acqua e nell'estratto di malto è in parte evaporato, ed i lieviti per funzionare hanno bisogno di ossigeno.
Quindi, e se sbaglio magari qualche homebrewer più esperto mi correggerà, la fase di raffreddamento del mosto si può fare in maniera abbastanza semplice, tutto sommato rapida e senza ricorrere a complicati meccanismi, che si prestano solo a farvi perdere tempo e facilitare l'errore o l'infezione del mosto.
"Beer is proof that GOD loves us and want us to be happy". (Benjamin Franklin)
"Conoscere i luoghi, vicino o lontani, non vale la pena, non è che teoria; saper dove meglio si spini la birra, è pratica vera, è geografia". (Goethe)
31-12-2012, 02:02
Bella descrizione e ottima sistema lo adotterò sicuramente alla mia prima cotta, se x errore uno dovesse andare sotto i 20° con l'aggiunta dell'acqua fredda, in quel caso cosa succederebbe?
Saluti e grazie.
Saluti e grazie.
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