04-04-2015, 12:11
(28-03-2015, 02:45 )lorevia Ha scritto: Amico mio odio chi si veste per darsi un tono, e in genere mi presento come un semplice appassionato ed è proprio questa a fare la differenza.
comunque abbiamo incominciato con tutta la linea metodo classico della azienda la scolca, gavi. Da qui abbiamo continuato con le bollicine: cieck , da uve erbaluce di caluso, un'uva poco conoscita ma assolutamente dignitosa è da consigliare a chi vuole un qualcosa di diverso dai soliti spumanti a base Chardonnay; nascietta sia metodo classico che fermo dell'amico cellario; poi contratto e questo è stato il cavallo di troia per essere invitati nello stand la spinetta: da qui tutta la carrellata di Barbera, Barbera e nebbiolo, barolo "base" e selezione , barbaresco " base" e selezione.
E visto che siamo saltati ai rossi: antoniolo grandi nebbiolo di gattinara; brunello salvioni; lupicaia supertuscan dell'az il terriccio; Barolo dell'antipatica vecchietta che ci ha dato due gocce in tre bicchieri per 5 persone , az Giuseppe mascarellello - il monprivato manco ce là fatto vedere- ; e per finire , coi vini, pelaverga , Barolo base, acclivi, cannubi, monvigliero commendatore burlotto, quest'ultimo pigiato con i piedi e con 60 giorni di macerazione, da strapparsi i capelli.
Ciliegina sulla torta una mia ottima pils, treno con dormita ...
Lorenz
ah ok !


ho visto anche io dare dosi omeopatiche di vino...per carità ci sta,però caspita, non si assaggia nulla tra un po'...Ho visto molte polemiche, non so se a senso o meno, visto che io comunque ho vissuto il tutto non per lavoro ma per piacere...
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