23-11-2012, 03:01
Fammi capire, la prima, apparte la bassa attenuazione che penso hai capito come procedere, in che condizioni e'? È infetta? Come e andata le rifermentazione? Insomma era una impressione o è proprio andata ?
Segnali dell'infezione sono l'odore, il gusto acido, la rifermentazione che avviene in forma anomala e quando aprì una bottiglia la trovi completamente sgassata o nel caso contrario ti fa una fontana di schiuma.
Se hai usato la strumentazione per vinificare senza i giusti accorgimenti e possibile che ti sei portato appresso qualche battere, magari latente, che a contatto con il mosto/ birra si e' riattivato pregiudicandoti le due cotte. Il vino ha un ph naturale molto più basso della birra e richiede meno attenzioni rispetto alla birra che invece è' molto delicata. Se birrificassimo con le stesse attenzioni che si usa in vinificazione le infezioni sarebbero all'ordine del giorno.
Prova a misurare il ph della prima birra e se ha un ph più basso di 5 potrebbe essere il segnale dell'infezione. Se è' andata la prima e' facile che il stesso problema te lo sei portato anche nella seconda.
Se così prenditi una pausa di riflessione e rividi la strategia per pulizia e sanificazione.
Come ti dicevo in passato ho avuto un sacco di problemi di infezioni, anche se le mie erano acide e non acetiche, e nel mio caso si sono presentate da quando ho incominciato ad usare lo scambiatore a piastre dove tra tutte le piastre si annida un terreno adatto per spore e batteri che è difficile rimuovere non arrivando manualmente.
Ora lavo lo scambiatore ad ogni cotta con la soda caustica che uso periodicamente per tutti gli attrezzi . Per le sanificazioni può essere sufficiente la semplice candeggina che però ha il difetto di lasciare il caratteristico odore soprattutto se si usa quella profumata- che non sarebbe mai da usare- , e deve quindi essere risciacquata con attenzione. Personalmente uso l'acido peracetico che è usato anche dalle birrerie professionali.
In un altro post segnalavo come ritengo sia importante smontare il rubinetto in plastica, non intendo solo dal fermentatore ma proprio tra il corpo che va ad attaccarsi al fermentatore e la testa rotonda che gira a 360 gradi, dove trovo spesso qualche spora di lievito, ma questa mia attenzione non sembra aver riscosso un grande riscontro tra gli altri utenti.
Tienici informati su i nuovi sviluppi.
ciao
lorenz
Segnali dell'infezione sono l'odore, il gusto acido, la rifermentazione che avviene in forma anomala e quando aprì una bottiglia la trovi completamente sgassata o nel caso contrario ti fa una fontana di schiuma.
Se hai usato la strumentazione per vinificare senza i giusti accorgimenti e possibile che ti sei portato appresso qualche battere, magari latente, che a contatto con il mosto/ birra si e' riattivato pregiudicandoti le due cotte. Il vino ha un ph naturale molto più basso della birra e richiede meno attenzioni rispetto alla birra che invece è' molto delicata. Se birrificassimo con le stesse attenzioni che si usa in vinificazione le infezioni sarebbero all'ordine del giorno.
Prova a misurare il ph della prima birra e se ha un ph più basso di 5 potrebbe essere il segnale dell'infezione. Se è' andata la prima e' facile che il stesso problema te lo sei portato anche nella seconda.
Se così prenditi una pausa di riflessione e rividi la strategia per pulizia e sanificazione.
Come ti dicevo in passato ho avuto un sacco di problemi di infezioni, anche se le mie erano acide e non acetiche, e nel mio caso si sono presentate da quando ho incominciato ad usare lo scambiatore a piastre dove tra tutte le piastre si annida un terreno adatto per spore e batteri che è difficile rimuovere non arrivando manualmente.
Ora lavo lo scambiatore ad ogni cotta con la soda caustica che uso periodicamente per tutti gli attrezzi . Per le sanificazioni può essere sufficiente la semplice candeggina che però ha il difetto di lasciare il caratteristico odore soprattutto se si usa quella profumata- che non sarebbe mai da usare- , e deve quindi essere risciacquata con attenzione. Personalmente uso l'acido peracetico che è usato anche dalle birrerie professionali.
In un altro post segnalavo come ritengo sia importante smontare il rubinetto in plastica, non intendo solo dal fermentatore ma proprio tra il corpo che va ad attaccarsi al fermentatore e la testa rotonda che gira a 360 gradi, dove trovo spesso qualche spora di lievito, ma questa mia attenzione non sembra aver riscosso un grande riscontro tra gli altri utenti.
Tienici informati su i nuovi sviluppi.
ciao
lorenz
dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.