21-10-2011, 02:38
"My main theory is that the otherwise volatile hop oils are stabilized during extended periods at mashing pH (5.2-5.5). A reason to believe this theory is found in Jean DeClerck's classic Textbook of Brewing (1957). DeClerck states that hop aromatic oils form chemical bonds at higher pH values and lower temps than found in boiling wort. The bonds which are formed are not broken during the boil; hence the permanent aromatic profile."
Interessante risposta... chissà che qualche 'chimico' possa confermare o smentire questa cosa.
Considerando che sia vero che l'aroma resta, forse si può evitare il DryHop che comunque 'teoricamente' alza un po' il rischio di infezione.
Fabio, se provi poi facci sapere
La prova vale se hai un bel mash automatizzato così da non attribuire cambiamenti da una cotta all'altra dovuti magari da una mescita manuale impossibile da replicare
Interessante risposta... chissà che qualche 'chimico' possa confermare o smentire questa cosa.
Considerando che sia vero che l'aroma resta, forse si può evitare il DryHop che comunque 'teoricamente' alza un po' il rischio di infezione.
Fabio, se provi poi facci sapere

(14-10-2011, 10:20 )Lollo Ha scritto: Si poterbbe provare. Per ora penso di avere troppa poca esperienza per sperimentare.
Mi riservo la prova fra qualche cotta, quando avrò accumulato un poco di esperienza.
Magari proverei la mia prima ipa che ho brassificato, modificata con questa tecnica per poter averer un termine di paragone.
E' una tecnica che mi incurioscisce non poco.
Scusate l'italiano un po' stentato, ma al mio pubbino di fiducia spillavano surifng hop, birra micidiale.....
lollo
La prova vale se hai un bel mash automatizzato così da non attribuire cambiamenti da una cotta all'altra dovuti magari da una mescita manuale impossibile da replicare

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