10-09-2013, 04:14
Ci sto ripensando da quando l'ho letto stamattina.
Mi chiedo:
1) se il tempo impiegato per fare due ammostamenti sia superiore o inferiore al maggior tempo di bollitura utilizzato per concentrare maggiormente il mosto;
2) nel caso in cui a livello di tempi convenisse bollire più a lungo, se una bollitura prolungata apporti caratteristiche peculiare (non necessariamente negative) alla birra, e quindi se la scelta di un metodo o di un altro debba essere fatta anche in funzione di ciò.
Ad ogni modo resta il fatto che parrebbe essere una buona tecnica per ottenere alte OG e volumi di mosto paragonabili a quelli di una birra con OG più basso... da tenere in considerazione!
Ah, mentre leggevo pensavo al fatto che fare mash con un liquido già carico di zucchero potrebbe rendere più difficoltosa la diluizione di ulteriori fermentabili. Proseguendo la lettura ho visto che la cosa è stata effettivamente presa in considerazione anche dall'autore dell'articolo, che però fa un'altra interessante riflessione: non facendo il mash out al primo mosto gli enzimi rimangono "vitali" e quindi partecipano anche al secondo ammostamento. Questo dovrebbe garantire la conversione e l'estrazione nel secondo mash... beh, da provare!!!
Mi chiedo:
1) se il tempo impiegato per fare due ammostamenti sia superiore o inferiore al maggior tempo di bollitura utilizzato per concentrare maggiormente il mosto;
2) nel caso in cui a livello di tempi convenisse bollire più a lungo, se una bollitura prolungata apporti caratteristiche peculiare (non necessariamente negative) alla birra, e quindi se la scelta di un metodo o di un altro debba essere fatta anche in funzione di ciò.
Ad ogni modo resta il fatto che parrebbe essere una buona tecnica per ottenere alte OG e volumi di mosto paragonabili a quelli di una birra con OG più basso... da tenere in considerazione!
Ah, mentre leggevo pensavo al fatto che fare mash con un liquido già carico di zucchero potrebbe rendere più difficoltosa la diluizione di ulteriori fermentabili. Proseguendo la lettura ho visto che la cosa è stata effettivamente presa in considerazione anche dall'autore dell'articolo, che però fa un'altra interessante riflessione: non facendo il mash out al primo mosto gli enzimi rimangono "vitali" e quindi partecipano anche al secondo ammostamento. Questo dovrebbe garantire la conversione e l'estrazione nel secondo mash... beh, da provare!!!
Birraiolo
Triatleta
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