vi è andata bene, ad entrambi. E probabilmente, se facessimo un conteggio statistico, voi sareste nella maggioranza.
Alcuni ceppi (non tutti) di lieviti, vengono disidratati che li trasforma appunto in secchi. Questo perché da "secchi" sono meno soggetti agli sbalzi di T, si conservano per periodi + lunghi e sono + facili da trasportare. La storia della reidratazione, tuttavia, non dev'essere intesa solo come "velocità di inizio fermentazione"... il lievito correttamente reidratato, comincia meglio la fermentazione ma non solo, c'è anche una minore perdita di cellule. Se le cellule son poche, lavorano male, si stressano, e producono roba "indesiderata" (cercate pitching rate). Inoltre l'inizio rapido della fermentazione, ovvero l'inizio rapido della moltiplicazione delle cellule del lievito, fa si che la specie dominante nel mosto, sia quella voluta. E non le altre, presenti (perché ce ne sono altre... che lo vogliate o no!) evitando quindi le infezioni. Ovviamente immagino voi non fermentiate in una discarica abusiva, ma tirare la coda al diavolo solo perché non si vuole reidratare una bustina, mi sembra stupido.
Sicuramente se dovessi fare una classifica dei fattori + importanti, parlando di lievito, inoculazione e fermentazione direi
1) temperatura (inoculo e in generale fermentazione)
2) ossigenazione
3) stato del lievito
Quindi la condizione del lievito, per me, non occupa la prima posizione. Ma tenerne conto è facile come per le prime 2!
La temperatura la misurate, per essere sicuri di non inoculare (fermentare) a T strane? Il mosto lo rimestate col mestolo, per benino, per dargli ossigeno (o addirittura usate altri metodi, tipo ossigenatori)? E allora perché non riempire una tazza di acqua, portarla a 25-28°C, metterci un mezzo cucchiaino di nutriente (costa pochi euro e vi dura una vita!) e versarci il lievito dentro?
Dulcis in fundo, nel mosto ci sono sempre
quantità minime di anidride solforosa e altre sostanze, oltre ai suddetti lieviti selvaggi: il lievito di per se sa difendersi durante la fermentazione, ma è molto + vulnerabile durante la fase di reidratazione. A danneggiare le cellule del lievito non ancora reidratate, può essere anche il ph del mosto e la pressione osmotica.
------- RIASSUNTO IN BREVE ---------
dei "molti birrai casalinghi esperti" io me ne sbatto... già la parola casalingo ed esperto, di per se...
Volete a tutti i costi fare gli strafighi facendo una
"special imperial american blonde alle puntine di maiale ed estratto di genziana e verbena" con gittate continue di luppolo ogni 8,67 secondi e poi non volete perdere 2 minuti per reidratare il vostro lievito secco? Va bene! Non morirà nessuno. Ma la cosa, a me pare stupida.
E come mettere il gel ai capelli (che sono in vista) e cambiarsi le mutande 1 volta la settimana...
Nello specifico,
SI CONSIGLIAVA di non reidratare, solo perché per una svista Cascadero ha urtato il bicchiere e fatto cadere mezzo contenuto... Questa è proprio unaaaa... una vera caaazzaaa.....