[theguardian]

Beh, se prendi un olio d'oliva dalla Tunisia a 5 euro e poi vedi sullo scaffale un olio d'oliva pugliese e pensi "minchia, il tunisino si è fatto 2.000 km!!!" quale prendi? :p

Scherzi a parte, paragonare il mondo craft USA con quello italiano è un errore. Le realtà che in America chiamano craft, qui farebbero impallidire Baladin. Quindi devi chiederti se la PunkIpa è DAVVERO meglio della "qualsiasi Ipa" italiana...

Detto ciò, i conti quelli sono. I prezzi devono per forza essere quelli (fidati, lo so per certo). Quindi poi se compriamo tutti tedesco o americano per risparmiare 30 cents, vuol dire che è quello che vogliamo e diciamo addio al movimento italiano e ci teniamo la PunkIpa... Del resto le regola le detta la legge della domanda e dell'offerta...

[PRESIDENTE]

Sogno in Italia un movimento della birra artigianale che vanta un birrificio importante ogni paese, e che al bar dove vado a prendere il caffè abbia montata sulla spina accanto alla peroni la birra artigianale del birrificio a 20km da casa mia.Secondo me non è questa la strada, la birra dovrebbe essere un alimento popolare, invece sta prendendo sempre più sembianze champagnistiche

[theguardian]

Un buon inizio sarebbe che il bar dove vai a prendere il caffé accettasse di vendere la birra del birrificio a 20 km da casa invece di quella fatta in Olanda o in Danimarca. Anche magari guadagnandoci 30 centesimi in meno, ma per far rete. E magari quei 30 centesimi gli ritornano quando il birraio che abita l vicino va a bersi un caffè da lui visto che, vendendo la sua birra, ha i soldi per permetterselo.

Oggi invece ragionano tutti con il solito discorso del "la Heineken mi costa 30 centesimi in meno, fa niente se il malto d'orzo non l'ha nemmeno visto da lontano" quindi non c'è da lamentarsi se poi la birra artigianale non potrà mai essere un prodotto popolare... Pensare che possa avere un prezzo concorrenziale con quella industriale è una chimera. E' come pretendere che la Ferrari venda le macchine allo stesso prezzo della Fiat... Entrambe sono macchine, anzi la Fiat costa 30 centesimi in meno. Ma non è esattamente la stessa cosa...

[vrantist]

Uno dei punti presentati da Mobi in parlamento per la definizione di birrificio e birra artigianale è che se ne produca "poca". E io sono molto d'accordo. Quando fai un kg di pasta al pomodoro ti viene ben diversa dal farne 2 etti. Averla in tutti i bar e farla diventare popolare significherebbe perdere la qualità. Chi se ne frega se è una cosa per pochi, l'importante è esserci dentro.
Ieri parlavo col solito amico di turno: 'a me la birra artigianale non piace, troppo pastosa, troppo dolce. Per me la birra deve essere secca e rinfrescante'. Dopo aver vinto lo stimolo iniziale di provare a fargli capire le ***** che stava dicendo, ho pensato: ma chissenefrega!!! Uno in meno con cui dividerla

[Lollo]

Bada Vrantist che in Belgio ad esempio ci sono marchi che fanno una signora artigianale e ne fanno tanta.
E' un errore in generale pensare che artigianale voglia per forza dire poco.
La quantità se il processo è quello che conosciamo  e le materie prime anche, non inficiano la qualità

Lollo

[vrantist]

Bada Vrantist che in Belgio ad esempio ci sono marchi che fanno una signora artigianale e ne fanno tanta.
E' un errore in generale pensare che artigianale voglia per forza dire poco.
La quantità se il processo è quello che conosciamo  e le materie prime anche, non inficiano la qualità

Lollo

E' come dire che la qualità di un cibo non cambia in base alla quantità prodotta. Se invito a cena 4 persone o 22 c'è una bella differenza, nonostante abbia cucine più grandi e più personale è difficile pensare che mi esca lo stesso risultato.
Ovvio che possono esserci delle eccezioni, come quella che hai indicato sui birrifici Belgi, così come ci sono birre fatte da birrifici che producono poco che sono imbarazzanti, ma in generale permettimi di dire che la quantità prodotta incide tantissimo sulla qualità del risultato.
Il primo punto sulla definizione presentata da Mobi è proprio questo:

1) Un birrificio artigianale dovrebbe essere "piccolo" (Microbirrificio).
Come stabilito dalla direttiva Europea 92/83/CEE** la produzione massima annua che identifica il piccolo birrificio (“birreria” nella direttiva) è fissato a 200.000 hl (ettolitri) annui. Intendiamo quindi con “microbirrificio” o “piccolo birrificio” un birrificio la cui produzione annua non superi i 200.000 hl

e secondo me sono anche troppi 

[Lo Zingaro]

200.000 ETTOLITRI?
Ma siamo sicuri?
Venti milioni di litri è ancora artigianale?
Stigazzi!

[vrantist]

200.000 ETTOLITRI?
Ma siamo sicuri?
Venti milioni di litri è ancora artigianale?
Stigazzi!

Ah già, ma no è impossibile. Avranno sbagliato a scrivere.

[Odin]

Ah già, ma no è impossibile. Avranno sbagliato a scrivere.

No è proprio così ma comunque si rifà alla normativa europea e serve per indicare quali sono i birrifici indipendenti non proprio per indicare la birra artigianale, che comunque deve essere prodotta da questi

[PRESIDENTE]

Avete mai sentito parlare di "Sierra Nevada", "Dog fish head","Brooklyn Brawery", andatelo a dire a loro se non si può fare la birra bene se ne fai tanta...Non diciamo stupidaggini ragazzi, troppa gente ha poppato dalla mucca della birra artigianale, ora il mercato si sta saturando, i vecchi rimarranno sempre grandi, qualcuno dei nuovi ne pagherà le conseguenze, a meno che qualcuno non troverà il modo per trovare più consumatori...forse rendendo la birra artigianale ancora più di nicchia?