03-11-2012, 03:08
Apro questo thread per trattare un argomento che mi sembra sia sottovalutato ma che ritengo essere di fondamentale importanza, la pulizia dei rubinetti in plastica.
Premetto di aver la buona abitudine di pulire con attenzione tutti i strumenti – fermentatori, tubi, scambiatore a piastre ecc. – alla fine di ogni uso ma mi sono reso conto che alcuni di questi meritano una maggiore attenzione e tra questi c’è proprio il rubinetto, che per quanto lo si tratti con qualsiasi prodotto – detersivo, candeggina , soda, peracetico, ecc. - all’interno resta spesso qualche residuo che non è possibile rimuovere se non lo si smonta.
Come si vede dalla foto in allegato, ho smontato il corpo del rubinetto dalla testa che ruota a 360°, e dentro ho trovato una macchiolina gialla/marroncina, piccola spora all’apparenza innocua, in stato di latenza che non aspetta altro di trovarsi in un ambiente a lui favorevole per far festa e rovinarci ore, giorni di sudori e fatiche.
Teniamo presente che ci sono infezione evidenti che compromettono irreversibilmente la nostra birre e altre più leggere , le più difficili da individuare e quindi da risolvere , che anche se all’apparenza non così evidenti ma sufficienti ad alterare negativamente la nostra birra. La differenza tra una birra “discreta” e una buona la fanno proprio l’attenzione dei minimi particolari.
Certo che smontare il rubinetto comporta una perdita di aderenza tra i due corpi con il risultato di avere delle perdite nei successivi utilizzi del rubinetto.
Quindi che fare? sostituire ad ogni uso il rubinetto mi sembra uno spreco, anche se i rivenditori ne sarebbero contenti, siliconarlo come da qualcuno proposto preclude la possibilità di riaprirlo e rimuovere manualmente le eventuali macchie/residui . dalla mia EMPIRICA ESPERIENZA ho risolto andando a fare un paio di giri con il nastro in teflon nella parte circolare in rilevo che si trova nell’interno della testa che và ad incastrarsi nel corpo del rubinetto, riempiendo il lasco creato e evitando le successive perdite. Così facendo non ho riscontrato più perdite nei successivi utilizzi, ne con mosto caldo, ne con il freddo nella winterizzazione.
Scusate se sono stato prolisso e spero possa essere utile per qualc’uno.
Ciao a tutti
lorenz
Premetto di aver la buona abitudine di pulire con attenzione tutti i strumenti – fermentatori, tubi, scambiatore a piastre ecc. – alla fine di ogni uso ma mi sono reso conto che alcuni di questi meritano una maggiore attenzione e tra questi c’è proprio il rubinetto, che per quanto lo si tratti con qualsiasi prodotto – detersivo, candeggina , soda, peracetico, ecc. - all’interno resta spesso qualche residuo che non è possibile rimuovere se non lo si smonta.
Come si vede dalla foto in allegato, ho smontato il corpo del rubinetto dalla testa che ruota a 360°, e dentro ho trovato una macchiolina gialla/marroncina, piccola spora all’apparenza innocua, in stato di latenza che non aspetta altro di trovarsi in un ambiente a lui favorevole per far festa e rovinarci ore, giorni di sudori e fatiche.
Teniamo presente che ci sono infezione evidenti che compromettono irreversibilmente la nostra birre e altre più leggere , le più difficili da individuare e quindi da risolvere , che anche se all’apparenza non così evidenti ma sufficienti ad alterare negativamente la nostra birra. La differenza tra una birra “discreta” e una buona la fanno proprio l’attenzione dei minimi particolari.
Certo che smontare il rubinetto comporta una perdita di aderenza tra i due corpi con il risultato di avere delle perdite nei successivi utilizzi del rubinetto.
Quindi che fare? sostituire ad ogni uso il rubinetto mi sembra uno spreco, anche se i rivenditori ne sarebbero contenti, siliconarlo come da qualcuno proposto preclude la possibilità di riaprirlo e rimuovere manualmente le eventuali macchie/residui . dalla mia EMPIRICA ESPERIENZA ho risolto andando a fare un paio di giri con il nastro in teflon nella parte circolare in rilevo che si trova nell’interno della testa che và ad incastrarsi nel corpo del rubinetto, riempiendo il lasco creato e evitando le successive perdite. Così facendo non ho riscontrato più perdite nei successivi utilizzi, ne con mosto caldo, ne con il freddo nella winterizzazione.
Scusate se sono stato prolisso e spero possa essere utile per qualc’uno.
Ciao a tutti
lorenz
dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.