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sanificazione con candeggina
#21

(21-08-2013, 09:10 )parma45 Ha scritto:  Mica è Gesù Cristo sto Bertinotti..... Può dire quello che vuole ma la candeggina non lo userei mai e poi mai e vedo che siamo in tanti a pensarla così

Non mi sembra che qualcuno ti abbia puntato la pistola contro costringendoti ad utilizzare la candeggina. Fai come ti pare!
Saluti

"Le cose che possiedi alla fine ti possiedono." (Tyler Durden)
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#22

Io mi sento un po' un caso umano, nel senso che ho provato di tutto eppure le mie belle infezioni me le sono beccate lo stesso. Sono partita con il metabisolfito, passando per la candeggina, chemipro oxi, e adesso sto provantdo con la soda solvay + chemipro oxi. Speriamo di aver trovato la combinazione vincente. Ogni volta smonto rubinetti, metto tutto a bagno, adirittura maneggio il tutto con guanti precedentemente disinfettati. Niente i batteri sembra che ce l'abbiano con me.
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#23

Smontare i rubinetti di plastica ( se usi quelli ) non è giusto! Meglio cambiarli ogni 4/5 cotte!

Quando la bevo sto benissimo: l’umore è allegro, il cuore contento e il fegato felice.
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#24

Salve.
Mi sono iscritto da poco al forum, in quanto è da poco che mi dedico alla birrificazione casalinga. Non sono un esperto chimico, ma qualche esame di chimcia e biochimica credo siano sempre utili.

Allora, ho letto con attenzione questo topic. Avere la fobia della candeggina non è una cosa molto sensata. Vi siete mai chiesti come si disinfettano le tubature d'acqua comunale? Come mai l'acqua del rubinetto abbia il sapore del cloro? Questo elemento viene aggiunto sotto forma di cloruri per disinfettare le tubature, e uno di questi sali è proprio l'ipoclorito di sodio, ovvero la candeggina. Ovviamente le sue concentrazione nell'acqua comunale sono ben lungi dall'essere tossiche, e con questo non voglio nemmeno far credere che la candeggina possa essere usata con leggerezza. Tuttavia, dopo aver sanitizzato l'attrezzatura con questo prodotto e risciacquato abbondantemente, le sue concentrazioni saranno veramente modeste (e quindi tutt'altro che tossiche, anche nelle acque di sorgente è presente come sale). In ogni caso, un trattamento con metabisolfito dopo questo processo di sanitizzazione è consigliabile, sia per neutralizzare l'odore ed il cloro, sia perché il potassio metabisolfito è un buon antifermentativo e conservante.

Per quanto riguarda l'Oxi, risciacquarlo è, scusatemi il termine, una fesseria. L'Oxi è un sanitizzante a base di perossidi, i quali garantiscono anche un'azione di CONSERVANTE, che potrebbero scongiurare il problema di infezioni nell'arco di tempi più lunghi. Risciacquando, eliminereste i conservanti che devono rimanere in contatto con il mosto.
Neanche con la tossicità dei perossidi si scherza, ma considerate che i lieviti possiedono l'enzima perossido dismutasi che neutralizza "l'ossigeno attivo" in ossigeno molecolare, il quale danneggia i batteri. Insomma, alla fine le concentrazioni di perossido che vi berreste sarebbero bassissime, ed eliminarle sarebbe un gioco da ragazzi per la catalasi epatica!

La candeggina invece può e deve essere risciacquata. Risciacquando con acqua di rubinetto, non dovreste incorrere in ulteriori infezioni. In ogni caso conviene usare il metabisolfito dopo il trattamento con candeggina, per assicurare una funzione di conservante.
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#25

Ps: giusto per informazione, sopra ho scritto che l'ossigeno molecolare prodotto dalla catalasi uccide i batteri. Questo é vero, ma la principale azione nel mosto del perossido credo sia di fungere da ossidante...
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#26

bravo è così che ti voglio!
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#27

Ottima risposta, mi sa che mi hai tolto una paranoia Wink
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#28

grazie mille, ottima risposta
idee chiarite.
poi prorpio oggi parlando con un anziano del paese,
lui mi ha detto che prima di imbottigliare il vino che compra in cantina e quello che produce lui
ha sempre lavato le bottiglie con candeggina e poi risciaquante bene con acqua
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#29

Gli enzimi che hai citato in effetti non rimuovono quello che tu chiami "ossigeno attivo" (perossido), ma specie reattive dell'ossigeno , ovvero radicali liberi che si formano naturalmente dalla respirazione cellulare (aerobia) che fa parte della glicolisi (processo biochimico che pecede la fermentazione anaerobia del lievito). E tali rpocessi avvengono all'interno della cellula di lievito.
Per quanto riguarda la candeggina, ipoclorito e cloruri non sono esattamente la stessa cosa. Sono due anioni diversi. Il metabisolfito converte appunto l'ipoclorito, tossico e particolarmente puzzolente (cloro attivo) in cloruri, normali anioni presenti in tutte le acque. E si, in bassissime concentrazioni è presente nell'acqua potabile! UltimA precisazione, ambienti antifermentati o ossidanti sono da evitare per una fermentazione ottimale. é la ragione per cui nella produzione di birra artigianale si evita il metabisolfito come conservante, come si usa fare invece col vino, ma se ne limita l'uso come blando sanitizzante/batteriostatico. Ad ogni modo, hai detto bene, è meglio sciacquare la candeggina con acqua e poi con bisolfito per eliminare eventuali residui.
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#30

Grazie per le precisazioni! Smile
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