Ogni birra ha una sua temperatura di servizio, che va conosciuta per non omologare il gusto all'insegna del "troppo freddo". Ma esistono anche piccoli accorgimenti per versarla in maniera corretta dalla bottiglia nel bicchiere…
Versatela così nel bicchiere, per esaltarne il gusto
Qualche piccola accortezza nel servire la birra, in casa, e una attenzione – obbligatoria - alla temperatura, permetterà di godere appieno le componenti organolettiche di questa bevanda.
Chi versa la birra dalla bottiglia, tenga leggermente inclinato il bicchiere fino a tre quarti della sua capienza. Sul finire la birra può essere versata più velocemente, in modo che sviluppi una buona quantità di spuma che si alzi un paio di centimetri un po' oltre l'orlo del bicchiere, senza ricadere all'esterno. Chi avrà l'accortezza di non vuotare subito la bottiglia, ma di lasciarvi un po' di birra, potrà versarla nel bicchiere dopo un paio di minuti e vedere la spuma acquistare più vita, più volume. Ne beneficerà anche l'intensità aromatica, perché la birra, dopo la prigionia trascorsa nella bottiglia, ha bisogno di ossigenarsi un po' per riprendere vita ed esprimere il meglio di sé. Il tempo d'attesa non deve essere però troppo lungo, perché il contatto della bevanda con l'aria può provocarne l'ossidazione e il decadimento del gusto.
Ricordate infine che nell'esplosione di effervescenza che sviluppa quando la si versa, la birra non dovrebbe mostrare bollicine in movimento verso l'alto come accade con spumanti e champagne. Infatti, se per questi ultimi il perlage è un pregio, per la birra è un difetto
dai 5 ai 14 gradi: ogni birra ha la sua temperatura di servizio
Errore tra i più frequenti è che la birra venga servita a temperatura troppo bassa. Ricordate che, in generale, il freddo "uccide" gli aromi e le fragranza, anestetizzando le papille gustative. E' anche vero che la temperatura di servizio, come indicazione di massima, sale proporzionalmente a densità, corposità e alcolicità della vostra birra.
Regolatevi perciò come segue. Le birre chiare, leggere - come pils, lager, ice, blanche e light - o delicatamente aromatiche, come le weisse, dovrebbero essere servite tra i 5 e i 9 gradi. Tra 7 e 9 le fruttate kriek e framboise. Salite leggermente (8-10 gradi) per le bitter ale e le brown ale, che hanno più bisogno di esprimersi. Servite a 10 gradi una stout. Ancora un passo in su meritano le strong ale (fino a 11 gradi) e le doppelbock (idem). Vuole 12 gradi invece una complessa scoth ale. E fino a 13 può salire la temperatura di servizio per una ricca abbazia. Da 13 in su, veleggiano infine i "pesi massimi", le alcoliche barley wine. Ma ricordate che anche una trappista (temperatura minima 9 gradi), se particolarmente ricca e forte, può essere servita, per valorizzarla al massimo, anche a 14 gradi di temperatura.
La spia di un qualcosa che non va nella temperatura è la schiuma stessa: quando, infatti, viene presentato un bicchiere con poca spuma, la colpa potrebbe essere della temperatura di servizio troppo rigida; schiuma in eccesso, invece, potrebbe dipendere dalla temperatura di servizio non abbastanza fresca.
fonte:
www.mondobirra.org