24-12-2015, 06:23
Inizio un nuovo post in modo da mostrare una versione più o meno definitiva di cosa ho messo insieme partendo dalla caldaia di cui si discuteva qui.
Intendo renderlo più che altro una specie di guida per chi avesse interesse a cimentarsi con questo tipo di lavoro, in modo da evitare gli errori che ho commesso io, o per chi avesse idee da suggerire per migliorare il tutto.
Prima di tutto, il nome della "cosa" che ho creato, dato che è un clone del "Grainfather" e che già esiste il "Grainbrother", ho pensato di chiamarlo "GrainUncle"...
Basato, come ho detto sopra, sullo stesso principio di funzionamento del GF, permette di effettuare una birrificazione completa in "single vessel", cioè con una pentola sola per ammostamento e bollitura.
Ho approfittato della mattinata libera per lavare a fondo il tutto e collaudarlo con l'acqua, e effettuerò una cotta di collaudo subito dopo Natale, e da quella potrò trarre un'analisi più accurata anche sull'efficenza che si potrà ottenere.
Ma cominciamo con l'analisi dell'impianto nella sua totalità:
La struttura in legno, montata su ruote, è ripiegabile e mi consente di utilizzarla anche come semplice scaffale per riporre tutto quando non è utilizzato, per realizzarla ho usato il legno semplicemente perchè "si ambienta meglio" nel luogo in cui è riposto, e anche perchè con l'attrezzatura di cui dispongo io in casa, è un materiale che posso lavorare con più facilità.
Come si può intuire, è "reversibile", utilizzandola come nell'immagine, permette di birrificare in single vessel senza dover spostare nulla, se invece si posiziona la pentola sul ripiano di destra, può essere usata come una comune struttura a gravità per AG.
Qui, la pentola con il cestello estratto e posizionato per il risciacquo delle trebbie
Analizzando il tutto più nel dettaglio, vediamo: il bollitore elettrico DIY posizionato in alto la caldaia e il quadro di controllo dell'impianto.
Partendo proprio da quest'ultimo, che è anche il "cervello" del sistema:
E' composto da 2 termostati digitali, quello a sinistra è un STC-1000, dotato di doppio relè interno e sonda in acciaio (quelle di Bac), la sua funzione è pilotare il mash, per ora le sole temperature, ma al più presto cercherò di capire se è il caso di fargli anche pilotare i tempi.
Quello di destra, è un clone dell'STC, dotato di un solo relè di potenza e alimentato a 12v, anche se è costato veramente poco ha un funzionamento impeccabile, le temperature rilevate si discostano al massimo di qualche decimale rispetto all'STC, il suo compito è quello di portare, e tenere, in temperatura l'acqua di sparge, e lo fa egregiamente.
La linea pilotata che alimenta il mash tun, è divisa in comando e potenza sfruttando un relè monostabile (un teleruttorino da quadro, per intenderci..) con 25 A di portata, cosa indispensabile se si vuol far funzionare una resistenza da 2500w con questo termostato, dato che la portata del relè interno dell'STC è di 10A.
Sempre all'interno del quadro, è alloggiato il trasformatore a 12v che da alimentazione ad secondo termostato e a tutto quello che deve essere utilizzato a 12v (pompa di ricircolo e eventuali pale motorizzate..)
In basso a sinistra: l'uscita dell'alimentazione a 12v con on/off e regolatore di flusso della pompa, e sui lati del quadro sono posizionate tutte le prese (3 "termostatizzate" e una diretta sulla linea, che serve sempre...).
Il bollitore per l'acqua di sparge l'ho ricavato da materiale che avevo a casa: un fermentatore inox, fatto piuttosto bene, tutto saldato e con il fondo liscio, ma con cui non ho mai avuto un buon rapporto, e una resistenza inox da 1200w comprata su ebay.co.uk.
Funziona piuttosto bene, e dopo averlo riempito d'acqua, impostato la temperatura sul termostato e acceso, mi permette di dimenticarmi dell'acqua di sparge sino al momento di effettuare il risciacquo delle trebbie, indubbiamente è comodo.
Ma veniamo al "nocciolo della questione", la caldaia, ma sopratutto il suo interno, perchè se il quadro è il cervello, la pentola e il cestello sono sicuramente il "cuore" del sistema:
Tutto in acciaio inox 316, merita un discorso un pò approfondito, io sono partito da un'idea di base per poi procedere a "tentativi", e alla fine sono riuscito ad assemblarlo in modo soddisfacente, ma a lavoro finito posso vedere in cosa ho sbagliato, e sopratutto come sarebbe stato meglio dimensionare il tutto.
Proprio il dimensionamento è stato il problema più grosso, inizialmente, ho pensato che un cestello piuttosto aderente alle pareti sarebbe stato un vantaggio, quindi, ho fatto fare il cestello con un diametro di poco inferiore a quello della pentola (⌀pentola= 28cm , ⌀cestello= 27cm), ma poi è subentrato il problema: come lo fermo il cestello sulla pentola quando devo fare sparge?
Di sistemi me ne sono ventuti in mente parecchi, ma alla fine li ho dovuti scartare praticamente tutti per un solo motivo: troppo poco spazio tra la pentola e il cestello!
Quindi ho dovuto lavorare parecchio di mola per adattare qualcosa di valido e sufficentemente robusto, lavoro che mi sarei risparmiato facendo fare il cestello con un diametro leggermente inferiore, facendolo fare di 26cm al posto di 27 sarebbe stato tutto più semplice da assemblare, non ci sarebbe stato nulla da adattare e la capienza non ne avrebbe risentito significativamente.
Segue sotto
Intendo renderlo più che altro una specie di guida per chi avesse interesse a cimentarsi con questo tipo di lavoro, in modo da evitare gli errori che ho commesso io, o per chi avesse idee da suggerire per migliorare il tutto.
Prima di tutto, il nome della "cosa" che ho creato, dato che è un clone del "Grainfather" e che già esiste il "Grainbrother", ho pensato di chiamarlo "GrainUncle"...
Basato, come ho detto sopra, sullo stesso principio di funzionamento del GF, permette di effettuare una birrificazione completa in "single vessel", cioè con una pentola sola per ammostamento e bollitura.
Ho approfittato della mattinata libera per lavare a fondo il tutto e collaudarlo con l'acqua, e effettuerò una cotta di collaudo subito dopo Natale, e da quella potrò trarre un'analisi più accurata anche sull'efficenza che si potrà ottenere.
Ma cominciamo con l'analisi dell'impianto nella sua totalità:
La struttura in legno, montata su ruote, è ripiegabile e mi consente di utilizzarla anche come semplice scaffale per riporre tutto quando non è utilizzato, per realizzarla ho usato il legno semplicemente perchè "si ambienta meglio" nel luogo in cui è riposto, e anche perchè con l'attrezzatura di cui dispongo io in casa, è un materiale che posso lavorare con più facilità.
Come si può intuire, è "reversibile", utilizzandola come nell'immagine, permette di birrificare in single vessel senza dover spostare nulla, se invece si posiziona la pentola sul ripiano di destra, può essere usata come una comune struttura a gravità per AG.
Qui, la pentola con il cestello estratto e posizionato per il risciacquo delle trebbie
Analizzando il tutto più nel dettaglio, vediamo: il bollitore elettrico DIY posizionato in alto la caldaia e il quadro di controllo dell'impianto.
Partendo proprio da quest'ultimo, che è anche il "cervello" del sistema:
E' composto da 2 termostati digitali, quello a sinistra è un STC-1000, dotato di doppio relè interno e sonda in acciaio (quelle di Bac), la sua funzione è pilotare il mash, per ora le sole temperature, ma al più presto cercherò di capire se è il caso di fargli anche pilotare i tempi.
Quello di destra, è un clone dell'STC, dotato di un solo relè di potenza e alimentato a 12v, anche se è costato veramente poco ha un funzionamento impeccabile, le temperature rilevate si discostano al massimo di qualche decimale rispetto all'STC, il suo compito è quello di portare, e tenere, in temperatura l'acqua di sparge, e lo fa egregiamente.
La linea pilotata che alimenta il mash tun, è divisa in comando e potenza sfruttando un relè monostabile (un teleruttorino da quadro, per intenderci..) con 25 A di portata, cosa indispensabile se si vuol far funzionare una resistenza da 2500w con questo termostato, dato che la portata del relè interno dell'STC è di 10A.
Sempre all'interno del quadro, è alloggiato il trasformatore a 12v che da alimentazione ad secondo termostato e a tutto quello che deve essere utilizzato a 12v (pompa di ricircolo e eventuali pale motorizzate..)
In basso a sinistra: l'uscita dell'alimentazione a 12v con on/off e regolatore di flusso della pompa, e sui lati del quadro sono posizionate tutte le prese (3 "termostatizzate" e una diretta sulla linea, che serve sempre...).
Il bollitore per l'acqua di sparge l'ho ricavato da materiale che avevo a casa: un fermentatore inox, fatto piuttosto bene, tutto saldato e con il fondo liscio, ma con cui non ho mai avuto un buon rapporto, e una resistenza inox da 1200w comprata su ebay.co.uk.
Funziona piuttosto bene, e dopo averlo riempito d'acqua, impostato la temperatura sul termostato e acceso, mi permette di dimenticarmi dell'acqua di sparge sino al momento di effettuare il risciacquo delle trebbie, indubbiamente è comodo.
Ma veniamo al "nocciolo della questione", la caldaia, ma sopratutto il suo interno, perchè se il quadro è il cervello, la pentola e il cestello sono sicuramente il "cuore" del sistema:
Tutto in acciaio inox 316, merita un discorso un pò approfondito, io sono partito da un'idea di base per poi procedere a "tentativi", e alla fine sono riuscito ad assemblarlo in modo soddisfacente, ma a lavoro finito posso vedere in cosa ho sbagliato, e sopratutto come sarebbe stato meglio dimensionare il tutto.
Proprio il dimensionamento è stato il problema più grosso, inizialmente, ho pensato che un cestello piuttosto aderente alle pareti sarebbe stato un vantaggio, quindi, ho fatto fare il cestello con un diametro di poco inferiore a quello della pentola (⌀pentola= 28cm , ⌀cestello= 27cm), ma poi è subentrato il problema: come lo fermo il cestello sulla pentola quando devo fare sparge?
Di sistemi me ne sono ventuti in mente parecchi, ma alla fine li ho dovuti scartare praticamente tutti per un solo motivo: troppo poco spazio tra la pentola e il cestello!
Quindi ho dovuto lavorare parecchio di mola per adattare qualcosa di valido e sufficentemente robusto, lavoro che mi sarei risparmiato facendo fare il cestello con un diametro leggermente inferiore, facendolo fare di 26cm al posto di 27 sarebbe stato tutto più semplice da assemblare, non ci sarebbe stato nulla da adattare e la capienza non ne avrebbe risentito significativamente.
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Klarstein "grain-uncle", approfondimenti su: http://www.ilcapodeicattivi.it