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questi sono gli esperimenti che mi piacciono !!!
#1

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#2

Io non so cosa è venuto fuori, però questa è classe Big Grin
10€ per una bottiglia così li spenderei anche, però immagino che costi un bel po' di più Big Grin
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#3

è una grande birra, sicuramente da degustazione sopraffina....non è la classica birra beverina che ti scoleresti a litri ma ha il suo perchè. Ricorda un po la Deus, per intenderci Smile gran tipo Leo comunque Wink

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#4

riepilogando:

mosto d'orzo, farro e sangiovese.
fermentazione primaria con lieviti da sangiovese
rifermentazione con abbondati zuccheri x arrivare a 6bar come in metodo classico.
affinamento 1 anno sui lieviti.
sboccatura manuale alla volè - un po approsimativa -
aggiunta dosaggio - distillato di birra e zucchero candito -

interessante, sicuramente da assaggiare.
sarei curioso di provare il prodotto prima e dopo il dosaggio.

è vero, lo zucchero aiuta ad amplificare il ventaglio dei profumi.
provate un banale prosecco extra dry e uno brut e vi accorgerete che l'extra dry essendo + zuccherino ha dei profumi + intensi.

piccola nota: il vino metodo classico a fine del processo è molto secco, pari a quasi 0 zuccheri residui invece nella birra sappiamo che ce ne sono diversi. il dosaggio o liqueur d'expedition serve quindi a dare un po di morbidezza e rotondità.
ci sono alcuni prodotti pero a cui non viene agguinto, i pas dosè. questi devone essere perfetti perchè liqueur d'expedition aiuta a coprire anche le piccole imperfezioni

ciao

lorenz

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#5

Davvero un bell'esperimento!

Vi prego la K al posto del CH no eh! Rolleyes
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#6

io non sono d'accordo, ho provato delle birre al mosto d'uva e manca ancora un bel po' prima che si raggiunga qualcosa di bevibile.
anch'io pensavo fossero birre (sempre che si possano chiamare così) da meditazione, invece rimanevano pochissimo in bocca, lasciavano un acido tipico dei rosè ma senza alcun retrogusto d'uva.
in particolare sto parlando della jadis.
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#7

io l'ho bevuta,è un prodotto molto interessante,somiglia ad un prosecco.

Le temps ne respecte pas ce qui se fait sans lui
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#8

Sono esperimenti in cui devi essere bravo a non farti prendere la mano perchè talvolta escono della cose imbevibili....ma questo è un grande prodotto Smile

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#9

le prime contaminazioni tra mosto di birra e mosto di vino che ho bevuto sono state le sperimentazioni di teo musso una decina di anni va e mi avevano lasciato perplesso.

vi consiglio di assaggiare la ti- bir con uve timorasso e la open mind con uve barbera di montegioco.
forse non le migliori del birrificio montegioco ma sicuramente molto valide.

ciao

lorenz

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#10

La open mind la conosco....molto particolare Big Grin io ho un rapporto un po particolare con Montegioco, nella maggior parte dei casi sono birre che mi faccio volentieri un bicchiere ma non bisserei quasi mai onestamente Smile

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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