14-10-2014, 09:54
Il discorso è semplice:
Un adeguato "Pitching rate", cioé una corretto tasso di inoculo, consente al lievito di lavorare correttamente e non stressarlo. Il fatto che il lievito sia molto attenuante non significa che possa lavorare correttamente a bassi tassi di inoculo. Quando il lievito viene stressato si va incontro a diversi problemi, tra i quali l'estrazione di esteri indesiderati, che sommati al profilo già speziato ed aromatico caratteristico del lievito, porterebbero ad un risultato stucchevole. I lieviti ad alta, in linea di massima, iniziano a lavorare correttamente dai 15°C fino ai 30°, va da se che a 20/22°C non creerebbe nessun problema. Qui vale la regola che all'aumentare della temperatura di fermentazione, si aumenta l'estrazione di esteri e il potenziale aromatico/caratterizzante del lievito.
E' importante conoscere le variabili e cercare di utilizzare le conoscenze per realizzare la nostra idea di birra. Spero di essere stato chiaro...Ciao.
Un adeguato "Pitching rate", cioé una corretto tasso di inoculo, consente al lievito di lavorare correttamente e non stressarlo. Il fatto che il lievito sia molto attenuante non significa che possa lavorare correttamente a bassi tassi di inoculo. Quando il lievito viene stressato si va incontro a diversi problemi, tra i quali l'estrazione di esteri indesiderati, che sommati al profilo già speziato ed aromatico caratteristico del lievito, porterebbero ad un risultato stucchevole. I lieviti ad alta, in linea di massima, iniziano a lavorare correttamente dai 15°C fino ai 30°, va da se che a 20/22°C non creerebbe nessun problema. Qui vale la regola che all'aumentare della temperatura di fermentazione, si aumenta l'estrazione di esteri e il potenziale aromatico/caratterizzante del lievito.
E' importante conoscere le variabili e cercare di utilizzare le conoscenze per realizzare la nostra idea di birra. Spero di essere stato chiaro...Ciao.
Vi prego la K al posto del CH no eh!