18-06-2015, 12:11
Butto lì i miei soliti pensieri sparpagliati:
innovare, crescere, diversificare e sperimentare sono cose sacrosante, ben venga chi ha capacità e mezzi (cioè denari) per farlo.
Definire quale birra sia artigianale e quale no è al limite dell'impossibile. Anche volendo adottare un criterio quantitativo: questo andrebbe riferito alla produzione annuale, o alla capacità degli impianti utilizzati? Se la qualità comincia a decadere oltre una certa soglia, questo a cosa è dovuto? Alla dimensione dell'impianto, o all'impossibilità di seguire il processo come si deve a causa delle elevate quantità? E in questo caso, moltiplicare il numero di impianti e il numero di operatori (es: invece di avere un impianto da 20HL operato da una persona sola, raddoppio l'impianto da 10HL e assumo un altro birraio, formandolo) risolve il problema? E' economicamente sostenibile?
Grandi punti di domanda
In ogni caso, credo che se i processi di cui sopra portano a un decadimento della qualità del prodotto, allora c'è qualcosa che non va, e se l'imprenditore prosegue su quella strada significa che la produzione di un prodotto di qualità ottima non è il suo core business. Per inciso: ci può stare, se uno non vuole più fare il birraio a tempo pieno e se vuole allargare i propri orizzonti ci può stare e ha tutto il diritto di farlo, ma a quel punto la sua attività non sarà più oggetto di questo forum, o lo sarà solo in minima parte...
Sull'autarchia e il km0 ho tante di quelle perplessità che è meglio che non mi pronunci
innovare, crescere, diversificare e sperimentare sono cose sacrosante, ben venga chi ha capacità e mezzi (cioè denari) per farlo.
Definire quale birra sia artigianale e quale no è al limite dell'impossibile. Anche volendo adottare un criterio quantitativo: questo andrebbe riferito alla produzione annuale, o alla capacità degli impianti utilizzati? Se la qualità comincia a decadere oltre una certa soglia, questo a cosa è dovuto? Alla dimensione dell'impianto, o all'impossibilità di seguire il processo come si deve a causa delle elevate quantità? E in questo caso, moltiplicare il numero di impianti e il numero di operatori (es: invece di avere un impianto da 20HL operato da una persona sola, raddoppio l'impianto da 10HL e assumo un altro birraio, formandolo) risolve il problema? E' economicamente sostenibile?
Grandi punti di domanda
In ogni caso, credo che se i processi di cui sopra portano a un decadimento della qualità del prodotto, allora c'è qualcosa che non va, e se l'imprenditore prosegue su quella strada significa che la produzione di un prodotto di qualità ottima non è il suo core business. Per inciso: ci può stare, se uno non vuole più fare il birraio a tempo pieno e se vuole allargare i propri orizzonti ci può stare e ha tutto il diritto di farlo, ma a quel punto la sua attività non sarà più oggetto di questo forum, o lo sarà solo in minima parte...
Sull'autarchia e il km0 ho tante di quelle perplessità che è meglio che non mi pronunci
Birraiolo
Triatleta
.com