22-06-2013, 07:58
1-Io NON ho detto di NON ossigenare il mosto ma di farlo nel momento giusto.
2-Tecnicamente il lievito ha bisogno dell'ossigeno per sintetizzare steroli e acidi grassi utili per la formazione delle membrane cellulari e quindi rafforzarsi oltre che per riprodursi.
3-L'ossigeno in ogni modo in fase PRE-fermentativa OSSIDA quello che trova per cui ossiderà in primis gli aromi del mosto e/o i tannini presenti con relativa perdita di aromi e alterazione del colore.
4-Se vuoi fornire ossigeno al lievito preparati un buon starter con un pò di mosto e dai tutto l'ossigeno che vuoi.
5-E' un controsenso per me usare malti buoni e altrettanti luppoli per poi ossidare tutto.
6-L'ossigeno in piena fermentazione e cioè mi riferisco ai primi giorni di fermentazione tumultuosa è ottimo per evitare stress futuri.
7-Nel caso di riduzioni è bene fornire ossigeno o sostanze azotate(anche se il malto dovrebbe già di per se essere ricco in sostanze azotate).
Saluti
2-Tecnicamente il lievito ha bisogno dell'ossigeno per sintetizzare steroli e acidi grassi utili per la formazione delle membrane cellulari e quindi rafforzarsi oltre che per riprodursi.
3-L'ossigeno in ogni modo in fase PRE-fermentativa OSSIDA quello che trova per cui ossiderà in primis gli aromi del mosto e/o i tannini presenti con relativa perdita di aromi e alterazione del colore.
4-Se vuoi fornire ossigeno al lievito preparati un buon starter con un pò di mosto e dai tutto l'ossigeno che vuoi.
5-E' un controsenso per me usare malti buoni e altrettanti luppoli per poi ossidare tutto.
6-L'ossigeno in piena fermentazione e cioè mi riferisco ai primi giorni di fermentazione tumultuosa è ottimo per evitare stress futuri.
7-Nel caso di riduzioni è bene fornire ossigeno o sostanze azotate(anche se il malto dovrebbe già di per se essere ricco in sostanze azotate).
Saluti
"Se conosci le reazioni chimiche, puoi guidarle e non lasciare che facciano il loro corso spontaneamente".