27-11-2014, 12:54
Paul che dire: io consiglio sempre un libro a prescindere, ma io sono malato.
Calcola che se avessi due letti a baldacchino, uno ricolmo di libri sui miei hobby e uno con Naomi Campbell discinta che mi fissa passandosi la lingua sulle labbra avrei qualche secondo di esitazione prima di afferrare quanti più libri possibili e poi saltare a quattro di spade nel letto di suddetta modella sperando che dopo la mirabolante prestazione agonistica mi lasci il tempo di leggere....
Allora: libro ovviamente monografico, parte storica interessante, anche se ovviamente un po' ostica se non si è interessati alle origini.
Più interessante la parte in cui si definisce cosa e cosa non è una pale ale, ipa, ordinary bitter, best bitter, strong bitter ecc.ecc. attraverso una serie di numeri e tabelle che farebbe contento chiunque. Comunque da tutti quei dati si evince che alla fine puoi fare un po' come ti pare, i valori alla fine sulle linee di confine si sovrappongono e anche di molto.
Poi si passa alla parte relativa alla produzione, prendendo in esame i singoli ingredienti, dai malti ai luppoli, alle tecniche di produzione di luppolatura, niente di rivoluzionario ma comunque interessante.
Parte sull'imbottigliamento, kegging, invecchiamento in legno ecc.ecc. e finale con ricette dello scrittore.
In definitiva un bel libretto anche se mi rendo conto che i monografici a volte possono essere ridodanti.
Lollo
Calcola che se avessi due letti a baldacchino, uno ricolmo di libri sui miei hobby e uno con Naomi Campbell discinta che mi fissa passandosi la lingua sulle labbra avrei qualche secondo di esitazione prima di afferrare quanti più libri possibili e poi saltare a quattro di spade nel letto di suddetta modella sperando che dopo la mirabolante prestazione agonistica mi lasci il tempo di leggere....
Allora: libro ovviamente monografico, parte storica interessante, anche se ovviamente un po' ostica se non si è interessati alle origini.
Più interessante la parte in cui si definisce cosa e cosa non è una pale ale, ipa, ordinary bitter, best bitter, strong bitter ecc.ecc. attraverso una serie di numeri e tabelle che farebbe contento chiunque. Comunque da tutti quei dati si evince che alla fine puoi fare un po' come ti pare, i valori alla fine sulle linee di confine si sovrappongono e anche di molto.
Poi si passa alla parte relativa alla produzione, prendendo in esame i singoli ingredienti, dai malti ai luppoli, alle tecniche di produzione di luppolatura, niente di rivoluzionario ma comunque interessante.
Parte sull'imbottigliamento, kegging, invecchiamento in legno ecc.ecc. e finale con ricette dello scrittore.
In definitiva un bel libretto anche se mi rendo conto che i monografici a volte possono essere ridodanti.
Lollo
"Esplorai le religioni e l'alcol: trovai in quest'ultimo maggiori speranze di consolazione duratura"
"Odio la guerra, detesto gli eserciti, amo combattere"