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Alexander non essere così puntiglioso!!!
La vergogna è pagare il 22% di Iva su una Fiat Punto presa a rate perchè non si arriva a fine mese ed il 22% su una Ferrari 458!!!
La vergogna è che il vino non ha accise e la birra si!!!
La vergogna è che un terzo dell'Italia Evade, un terzo non paga regolarmente le tasse ed un terzo para il sedere alle prime due categorie...FINE!!!
L'è me vuler isgnâr al gat a rampar, se atzè an sorag le mei ca ta steghi al'öra...
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Si bravi mettete le accise nel vino che esportiamo x il 60% così uccidiamo uno dei pochi settori che porta pil
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-12-2013, 01:34 da
parma45.)
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Parma perchè il vino no e la birra si???
Se tutti pagassero probabilmente l'accise (come le tasse, i contributi, le bollette, i canoni, le assicurazioni e potrei andare avanti ancora per ore) tutti i costi verrebbero abbattuti!!!
comunque ad ognuno le proprie idee...
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Te l'ho appena detto..... Il vino lo esportiamo la birra la importiamo. La differenza è questa.
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Cantina sociale a 7km da casa mia: lambruscaccio a 1,50 euro al litro sfuso, se prendi la bottiglia da 0,75lt costa 1,40 euro.
Stesso identico vino, etichetta personalizzata per un notissimo ristorante adiacente alla cantina...bottiglia da 0.75lt ---> 14,00 eurini.
Questa è l'Italia!!!
Se fai pagare 10 eurini ogni cento litri di accise sul vino vuol dire che il costo del vino al litro passa da 1,50 a 1,51 euro anzi se a me lo fanno pagare 1,50 a loro costa 0,75 euro/litro, il che significa che più accisa gli arriva a costare 0,76 euro/litro....e questo sarebbe uccidere un settore.
Uccidi il settore se il vino paga 0 euro e la birra paga 36 euro ogni ettolitro.
Prova a far pagare a tutti 10: il vino non subisce traumi e la birre non muore!!!
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La birra Italiana costa troppo,questa è l'ennesima scusa che metteranno i nostri amici birrai che riceveranno 10 centesimi di aumento delle tasse/lt e noi vedremo aumentare 1€ la bottiglia!
Io mi preoccuperei più dell'aumento della benzina che di quello della birra, la birra artigianale è un bene di lusso, io non mi posso permettere di aprire una bottiglia da 9€ al giorno voi si?
Se è vero che il settore della birra artigianale è uno dei pochi in crescita è pure giusto che contribuisca!
La differenza per la quale il vino debba essere esente dal'accisa e la birra no sicuramente non è giusto, ma che lo vogliamo o no il vino è tradizione italiana, e nel mondo siamo conosciuti anche grazie a questo prodotto, da lavoro a migliaia di persone, e credo che la trdizione non si discuta.
Le temps ne respecte pas ce qui se fait sans lui
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Sono daccordo sul fatto che alcuni prodotti tradizionali vadano protetti, ma da qui a far pagare tutto ad altri prodotti ce ne passa. Introdurre un'accisa sul vino non credo ammazzerebbe il settore. E poi di che tradizioni stiamo parlando? In questi ultimi decenni è stato stravolto tutto, con l'entrada nell'europa abbiamo perso autonomìa politica, ci dice bruxelles cosa e come tassare (magari non in questo specifico caso), che politiche adottare ecc. Sono stati eliminati i dazi d'ingresso per prodotti esteri, unica vera misura di protezione per i prodotti nazionali, col risultato di vedere imprese spostare le fabbriche in cina polonía romanía, con conseguente perdita di occupazione a livello nazionale. Probabilmente il fatto che italia e francia competano a livello internazionale in ambito vinicolo, ed essendo la produzione di questo non migrabile ad altri siti, ha fatto sí che questo settore non sia stato toccato a livello fiscale. Da una parte è una delle poche scelte sagge da parte di questi parrucconi, dall'altra se questo deve significare tartassare tutto il resto, credo diventi un problema
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nel mondo siamo conosciuti anche e soprattutto per pizza, MAFIA e mandolino....ce li dobbiamo tenere così come sono solo perchè è tradizione italiana???
Sulla benzina concordo:
Ecco l’elenco delle vergognose accise sui carburanti
Il prezzo complessivo è composto da varie voci: dal costo del prodotto raffinato, il trasporto primario, il costo di stoccaggio, le varie spese di ufficio e punto vendita, fino al margine per il gestore. Sembrerebbero molte, ma tutte queste voci - che contemplano spese e guadagni per divesi soggetti - ammontano solo al 30% del costo del carburante.
La vera “vergogna” arriva dalle famose accise che pesano per il 52% sul costo totale.
L’ELENCO
* Guerra in Abissinia del 1935 (1,90 lire)
* La crisi di Suez del 1956 (14 lire)
* Il disastro del Vajont del 1963 (10 lire)
* Alluvione di Firenze del 1966 (10 lire)
* Terremoto del Belice del 1968 (10 lire)
* Terremoto del Friuli del 1976 (99 lire)
* Terremoto in Irpinia del 1980 (75 lire)
* Missione in Libano del 1983 (205 lire)
* Missione in Bosnia del 1996 (22 lire)
* Rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004 (0,020 euro, ossia 39 lire)
* Decreto Legge 34/11 per il finanziamento della manutenzione e la conservazione dei beni culturali, di enti ed istituzioni culturali (0,0073 Euro)
* 0,040 Euro per far fronte all'emergenza immigrati dovuta alla crisi libica del 2011, ai sensi della Legge 225/92
* 0,0089 per far fronte all'alluvione in Liguria ed in Toscana del novembre 2011
* 0,112 Euro sul diesel e 0,082 Euro per la benzina in seguito al Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici» del governo Monti.
MA non finisce qui: perché come spesso accade in Italia – abbiamo una tassa sulla tassa. Su questi 25 centesimi di euro infatti, sommati alla vera e propria imposta di fabbricazione (definita per decreti ministeriali), viene aggiunta pure l’Iva del 22%.
Ma quanto guadagna lo Stato?: i conti sono facili, ogni centesimo di aumento sul carburante comporta un maggiore introito di circa 22 milioni di euro al mese per le casse dello Stato. Secondo i dati dell’Unione petrolifera nel 2007, le entrate fiscali alimentate dai prodotti petroliferi sono state superiori ai 35 miliardi (24,7 derivanti dalle accise e 10,5 dall’Iva).
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Per quanto mi riguarda la birra in bottiglia è morta
Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!
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Allora anche il vino è un bene di lusso ma stranamente protetto da queste impennate di tasse....c'è chi la vede come un voler tutelare un prodotto di eccellenza italiana ( e ci può stare ma adesso anche la birra lo è), ma io lo vedo sopratutto come un interesse lobbistico perchè se ti ritrovi ministri delle politiche agricole ammanicati con i produttori vinicoli ( ................) il dubbio che ci sia un conflitto di interesse è molto forte...secondo il sistema delle accise se deve esistere deve esistere per tutti e proporzionali a quello che produci....poi si parla tanto di birra italiana cara ( fermo restando che siamo sinceri, le grandissime eccellenze straniere non costano di meno), ma se non ci stupiamo per pagare 20 euro una bottiglia di vino di qualità media in un ristorante ed invece ci stupiamo per pagare altrettato una ECCELLENZA del settore birra è perchè c'è ancora oltranzismo culturale contro la birra. In più anche la storia dell'export che noi la birra la importiamo mentre il vino lo esportiamo e quindi va tutelato secondo me è vero fino ad un certo punto: in tanti locali di qualità stanno scomparendo le birre straniere facendo posto giustamente a quelle italiane senza rimetterci in qualità ed in più l'export diventa sempre più forte: ci sono produttori nostrani di cui puoi trovare i prodotti nei migliori locali di europa e non solo, quindi di che vogliamo parlare?
Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 30-12-2013, 08:35 da
toscanos.)