Ieri con un po di amici ci siamo fatti un paio di locali di Latina....uno che conoscevamo già, il cheers che ha birre molto modaiole ( vagonate di ipa ed apa sopratutto) ma anche cose più classiche e che punta tantissimo sul Bad Attitude come birrificio ( alla fine ci si beve bene) e un altro che ha aperto a gennaio ma non ho mai avuto modo di andarci perchè è un pelo fuori mano dal centro di Latina....è in un grande capannone ( spazio bellissimo) cura molto l'aspetto cucina e ha solo birre italiane: 4 spine di tipologie molto easy e beverine e una carta in bottiglia da far spavento ( compresi molti pezzi grossi come il BI, Montegioco, Toccalmatto, Ducato,Loverbeer...il meglio del meglio nostrano insomma)...mi ha addirittura confessato che vorrebbe passare a trattare solo birrifici del Lazio, visto che comunque ora la scelta lo permette ( e non ha tutti i torti). Comunque tra i due locali ho bevuto ed assaggiato ( o riassaggiato) le seguenti birre:
Bad Attitude- Hipster: nonostante la ridonandante descrizione " organic pilsner wine"( in linea con il nome della birra) è simplicemente una imperial pils da 7.6 % molto beverina ed amarognola con bei sentori erbacei ed agrumati....ben fatta davvero
Bad Attitude- White Ipa (riassaggio): questa birra ha fatto scuola in Italia ( per me sono italiani si...stanno nel canton ticino, il mastro è stato per anni il vice Toccalmatto, sono svizzeri solo di geografia) per questo stile....la speziatura della blanche con la luppolatura agrumata dei luppoli americani....per ora in quella direzione l'unico esperimento "nostrano" davvero convincente
Birra del Borgo-My Antonia ( riassaggio)....superfluo parlarne ancora, ne basta un goccio ed è il paradiso
Birrificio Italiano- Fleurette: una session beer interessantissima....brassata con malti d'orzo,segale e frumento e zucchero di canna e miele di agrumi, luppolata con ek goldings e speziata con fiori di rosa ( anche di viola nelle vecchie edizioni) secchi, bacche di sambuco e pepe rosa. L'ho presa per la curiosità e i pareri discordanti che ne avevo letto....chi la definiva dolce e stucchevole, chi una perfetta birra da aperitivo ( ovviamente mi incuriosiva pure e sopratutto per questo gruit particolare)....personalmente l'ho trovata molto beverina: rimane una birra più lanciata verso il dolcino che l'amaro,ma riesce a fare bene grazie al corpo esile il giusto e nonostante una caratterizzazione molto evidente....il floreale e lo speziato ti colpiscono subito al naso ed in bocca, mentre le note mielose richiedono come sempre che la birra si scaldi un po per uscire, ma quando vengono sono notevoli.
Lariano- Statale 54: APA da manuale...l'agrume c'è tutto e il classico resinoso è sostituito da note di frutta tropicali...birra senza eccessi nell'amaro come richiede lo stile, ne è una esecuzione pulita e precisa ( magari si potesse dire così di tutte le apa italiane)
Turbacci- Quinn (assaggio): pils limonosa e poco erbacea al naso, in bocca cereale e miele con per fortuna almeno la sferzata di amaro della pils boema....nulla di che, ma ha il pregio che scende bene.
Brewfist/TO Ol- Space frontier(assaggio)....ultimamente i ragazzacci del Brewfist si sono lanciati in collaborazioni e progetti particolari tra cui questa ipa prodotta con mosto d'uva insieme ai danesi di To Ol.....l'ingrediente desueto ha un quid che esalta la birra al naso con note vinose unite all'agrumato dei luppoli americani, ma in bocca a parte un lieve acidulo sembra una classica american ipa. Mi aspettavo un po di più.
Extraomnes- Hond.erd Brewers Gold (assaggio)....per chi non le conosce, la serie delle Hond.erd è caratterizzata da queste saison light luppolate con luppoli americani o inglesi...non mi avevano parlato molto bene di quelle all'americana perchè la luppolatura copre il profilo saison, ma sarà che il brewers gold ha aromi che ricordano più un luppolo continentale, ma questa versione mi garba assai....elegantissima saison, gran birra come quasi tutte quelle di Extraomnes
Mc 77- Mild The Gap (assaggio): mild in odore di stout ( mi ha ricordato una che ho bevuto a maggio a londra) ha un naso ricchissimo....caffè,cioccolato, liquirizia, nocciola....persino note liquorose che non è facile trovare su birre di questo tipo, ma in bocca non c'è: centrato il target di equilibrio tra l'essere esile senza essere essere sfuggente ( essenziale per queste birre) praticamente è priva di tostato in bocca....tutto quello che c'era al naso è rimasto come un noccialato confuso con un fondo di amaro erbaceo....solo due birre hanno tradito di più le premesse olfattive di questa: La Ducale di BdB e la Deep Underground di Opperbacco. E' sempre un colpo vedere birre così promettenti che si perdono in un bicchiere d'acqua. Ovviamente la sufficienza piena se la becca eh....