Io sono per l'etilismo tecnocratico.
Io concordo con quanto detto nell'articolo, si tratta di un hobby, ognuno lo fa per ricavarci qualcosa di diverso.
C'è a chi interessa solo avere della birra "diversa", ma credo che siano persone che dopo un po' perdono interesse perché lo sbattimento è effettivamente tanto.
C'è chi buole fare cose fuori dall'ordinario che non trova in commercio, o che se le trova costano un capitale.
C'è chi ha la passione per uno stile, o una birra e vuole riprodurla a casa.
A mio parere, però, a meno che non si rientri nella prima categoria, e cioè nel "prendo ciò che viene, basta che sia bevibile", lo studio degli stili è imprescindibile, e per motivi ben precisi:
1) se vuoi fare qualcosa di creativo, che si discosti dalla tradizione, devi sapere da cosa ti stai discontanto, di quanto, e in quale direzione. Se no vai a casaccio. E' come scendere da un monte con gli sci, senza conoscere la tecnica dello sci, e pretendere di essere uno "freestyler". Freestyler una cippa: sei una valanga, non uno sciatore;
2) gli stili "conificati" sono il risultato di secoli di prove, controprove, errori, successi e via dicendo. C'è un motivo se si è arrivati ad un certo risultato, ed è bene conoscerlo, questo motivo, non è che chi è venuto prima era necessariamente un pirla;
3) è utile avere una nomenclatura con la quale richiamare alla mente dell'interlocutore una tipologia di birra senza dover fare mille precisazioni. Se uno mi dice IPA so che devo aspettarmi un range di colore, una certo uso di malti, un certo amaro, un certo aroma ecc. Poi, detto IPA, posso aggiungere qualche aggettivo per definire quali siano le eventuali caratteristiche della birra in oggetto che si discostano dallo stile.
Per cui il concetto, secondo me, è che se vuoi definirti un birraio devi conoscere come si fanno le birre "classiche".
Se invece si rientra nella prima categoria: pace, probabilmente la tua birra, se me la offri, la bevo, ma non sarai persona con la quale mi piacerà parlare di birra perché sei tu, per primo, a non volerne sapere di più. Ma ci sono anche altri argomenti, non è che bisogna parlare per forza di birra