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non è un fatto di tradizioni brassicole ma di come le realizzi: c'è carlow che fa la irish pale ale che è piacevolmente luppolina
Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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Rimane sempre un prodotto industriale, certi compromessi sono obbligatori.
Un problema delle guinnes è la forte differenza del Prodotto.
A proposito della duvel, mi piaceva di più la 2014
Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!
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perchè in irlanda gira la guinness fatta a st.james gates che non è pastorizzata.
Le vecchie duvel tripel hop non le ho assaggiate ma questa non mi è dispiaciuta. per altro anche questa credo non sia pastorizzata e al massimo microfiltrata....un po di fondazza la lascia in bottiglia
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E la Guinness in alcuni pub é migliore di quella bevuta direttamente alla fabbrica..chissa perché..boh ?..Si hai ragione per la Carlow , é un mio parere più che altro legato al fatto che se penso ad una Golden ale un pò in tono coi luppoli il mio primo pensiero non va subito all'Irlanda .
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 15-05-2015, 02:39 da
cattivoincontro.)
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si dici irlanda e pensi a stout e irish red ale
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ma si....senza i londinesi non avremmo la stout. in realtà non avremmo neppure lo 80 % delle birre americane odierne
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Senza la Porter non ci sarebbe Stout e senza facchini non ci sarebbe Porter.
« Enkidu mangiò il pane fino a saziarsene. Bevve birra, sette boccali colmi, il suo spirito si distese e si fece sereno. Il cuore si rallegrò e il volto si illuminò. Si lavò il corpo peloso con acqua, si unse di olio e divento Uomo»
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E senza i porti non ci sarebbero stati i facchini e senza il colonialismo non ci sarebbero stati i porti!!
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(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-05-2015, 07:42 da
Paul.)