(30-11-2015, 11:23 )alexander_douglas Ha scritto: La lavorazione per me
Partendo dal presupposto/certezza che Teo Musso in birrificio dubito lo si veda ancora, secondo te la lavorazione di Baladin che è:
- in una struttura da 2.600 metri quadri
- producendo (quelli dichiarati) 1.200.000 litri di birra all'anno (100.000 litri al mese - 3.500 litri al giorno inclusi sabato, domenica e festività)
- con produzione propria di malti e luppoli in terreni di proprietà
- con un laboratorio proprio interno di analisi chimiche e mantenimento ceppi di lieviti esclusivi
- possedendo una propria società di distribuzione che lavora sul territorio nazionale
- è presente, con prezzi stracciati rispetto alle altre artigianali, in quasi tutte le catene di grande distribuzione italiana.
- esporta la birra in tutto il mondo
Questa lavorazione, è artigianale o industriale?
(fonte dei dati: il loro sito)
Ti lascio con una lettera che ha ricevuto da poco il buon Teo Musso da un suo (ex) cliente...
Citazione:Spett.le Birreria Baladin – Piozzo 13/05/15
Ieri è stato distribuito il volantino della Coop con la Birra Baladin a € 6,49. Qualche settimana fa le birre Baladin erano apparse nei supermercati Panorama. Come accaduto già per altre aziende, avete deciso, all’improvviso, di andare in grande distribuzione (tra l’altro a prezzi bassissimi) senza alcun riguardo per la rete dei negozi specializzati come il nostro che ha sicuramente contribuito nel corso degli anni al vostro successo. Mi sembra una gravissima scorrettezza! Come sempre, c’è chi scuote l’albero e chi si mangia le noci. Chi cioè ha sprecato tempo e cultura per spiegare ai consumatori chi è e chi non è Teo Musso, che cos’è e che cos’è stata Baladin e chi, invece, raccoglie i frutti di questo lavoro facendo i numeri sugli scaffali dei supermercati.
Sono sinceramente stanco ed avvilito per questo modo di fare, di questa assoluta mancanza di rispetto verso tanti piccoli operatori che tutti i giorni si danno da fare, tra mille difficoltà e con molti sacrifici, per valorizzare le produzioni alimentari di qualità, proprio contrapponendole alle produzioni industriali di cui i supermercati sono stracolme. Per questo ci sentiamo traditi quando produttori che ritenevamo seri e nostri alleati ci pugnalano alle spalle in questo modo.
A partire da oggi, quindi, con estremo rammarico, non intendiamo più vendere i vostri prodotti. Vi prego di mandare il vostro agente in zona per ritirare le bottiglie residue dell’ultima nostra fornitura, per le quali emetterete nota di credito, riaccreditandoci il dovuto.
Distinti saluti. Germano Grossi