Buona sera a tutti,
Auguro a tutti Buone Feste e di iniziare il Nuovo Anno nel migliore dei modi...cioè facendo birra!!!
discutendo in uno dei numerosi cenoni di questi giorni è venuta fuori (dopo parecchi brindisi... ) quella che al momento mi sembrava una proposta "folle" ma, a mente lucida, ci ho ripensato e ho rivalutato l'idea.
In sostanza il concetto è il seguente:
partendo a fare una birra (canonici 23 litri) con solo estratti (sia essi liquidi o solidi) e disponendo di un'attrezzatura "limitata" (nel mio caso una pentola da 10 litri) si procede con 2 bolliture separate.
- Una prima bollitura con una certa quantità di sola acqua (nel mio caso, per esempio 7 litri) in cui si procede con le gittate di luppolo (a 60, 25 e 10 minuti, o comunque a piacere...). Al termine dei 60 minuti si procede come di consueto, raffreddando velocemente la pentola, filtrando e travasando la prima porzione nel fermentatore.
- Successivamente si porta una seconda porzione di acqua (sempre, per esempio 7 litri) a 70~80°C a cui vengono aggiunti tutti gli estratti (solidi, liquidi o una miscela di essi); si porta quindi ad ebollizione per 10 minuti, si raffredda velocemente e si unisce la seconda porzione alla prima.
Si aggiunge acqua fino al volume desiderato, si aggiunge il lievito e si procede alla fermentazione come di consueto.
Dalle mie (limitate) conoscenze in campo birraio ho cercato di individuare vantaggi / svantaggi di tale metodo:
- Vantaggi:
1) il colore della birra diventa relativo usando estratti secchi o liquidi (sempre restando che quelli liquidi scuriscono di più). Gli estratti vengono sciolti e bolliti il minor tempo possibile, evitando quindi possibili caramellizzazioni e quindi rendendo la birra più scura (ps: non sto dicendo che si ottengono birre giallo paglierine semi-trasparenti, ma magari con qualche accorgimento ci avviciniamo a quelle dorate/ramate...).
2) estrazione massima degli alfa acidi dal luppolo. Se un birraio esperto può "giocare" sulla diluizione del mosto per ottenere un maggiore o minore grado di amaro, ponendo il luppolo in sola acqua bollente si ottiene l'effetto "tisana" estraendo (nel bene o nel male) tutto l'amaro del luppolo.
3) una maggior facilità del procedimento, separando la fase "amaricante" da quella di preparazione "del mosto", prettamente inteso.
Inoltre anche la fase di raffreddamento ipotizzo sia più semplice e veloce. si raffreddano più velocemente due pentole da 10 litri che un'unica da 20 litri (non disponendo di un sistema di raffreddamento a piastre, ndr).
- Svantaggi:
1) Non è uno svantaggio, ma di fatto non ho le conoscenze / competenze per affermare se gli zuccheri del malto (che compongono il mosto) hanno un qualche effetto sul luppolo e il relativo rilascio degli alfa acidi (in fondo se si è fatto sempre così, ci sarà un motivo, no?)
Attendo commenti e pareri dei più esperti e non, per confermare se l'idea non è attuabile o se il metodo "tisana" potrebbe avere un futuro...