28-01-2013, 12:56
Lo scorso anno in questo periodo mi avvicinavo a questo stupendo mondo, ovviamente ho iniziato con i kit.
Dopo essermi ben documentato ho iniziato la mia produzione,i risultati sono stati buoni e mi hanno spinto alla realizzazione di un impianto all grain da me autocostruito e semiautomatizzato, il quale mi sta dando parecchie soddisfazioni sia in prestazioni sia in qualità del prodotto.
Arrivo al mio dilemma... l'anno scorso ho prodotto come dicevo alcuni kit ma col sopravvenire dell'estate ho interrotto la produzione ed conservato le bottiglie in una cantina.
Premetto che ho maniacalmente pulito, ripulito e sanificato tutto, smontando ogni singolo elemento e trattandolo prima con la candeggina e dopo con il chemipro oxi, anche i tappi e le bottiglie.
Dopo aver imbottigliato ho assaggiato il prodotto dopo 30 gg dall'imbottigliamento ed era buono, ovviamente era ancora giovane, dopo alcuni mesi ecco il problema eccessiva carbonizzazione e acidità.
Ho messo alcune bottiglie in frigo e dopo 2 gg le ho provate, carbonizzazzione sparita e acidità che si sentiva un pò ( ho fatto provare la birra ad amici e dicono che è buona ) ma avendo assaporato il prodotto prima sò chè è divenuto acido.
Ovviamente ritengo che sia frutto di un'infezione e qui nasce la domanda... ho conservato le birre in cantina la temperatura estiva li è arrivata anche a 30° di giorno, è possibile che il caldo è l'alta temperatura abbiano stressato i lieviti favorendo il prolificare di lieviti selvaggi ?
Piccola precisazione, stranamente alcune bottiglie della stessa cotta, conservate in casa in ripostiglio ( temperatura ripostiglio intorno ai 28° ), erano ottime, ciò mi ha fuorviato nelle cause di tutto ciò e la mia attuale convinzione è che l'eccesso di carbonizzazione sia dovuto ad un eccesso di zucchero in fase di imbottigliamento ( non utilizzavo il priming ma lo zucchero in bottiglia con i misuratori forniti in kit ), mentre per l'acidità attribuisco il tutto alla temperatura estiva.
Dopo essermi ben documentato ho iniziato la mia produzione,i risultati sono stati buoni e mi hanno spinto alla realizzazione di un impianto all grain da me autocostruito e semiautomatizzato, il quale mi sta dando parecchie soddisfazioni sia in prestazioni sia in qualità del prodotto.
Arrivo al mio dilemma... l'anno scorso ho prodotto come dicevo alcuni kit ma col sopravvenire dell'estate ho interrotto la produzione ed conservato le bottiglie in una cantina.
Premetto che ho maniacalmente pulito, ripulito e sanificato tutto, smontando ogni singolo elemento e trattandolo prima con la candeggina e dopo con il chemipro oxi, anche i tappi e le bottiglie.
Dopo aver imbottigliato ho assaggiato il prodotto dopo 30 gg dall'imbottigliamento ed era buono, ovviamente era ancora giovane, dopo alcuni mesi ecco il problema eccessiva carbonizzazione e acidità.
Ho messo alcune bottiglie in frigo e dopo 2 gg le ho provate, carbonizzazzione sparita e acidità che si sentiva un pò ( ho fatto provare la birra ad amici e dicono che è buona ) ma avendo assaporato il prodotto prima sò chè è divenuto acido.
Ovviamente ritengo che sia frutto di un'infezione e qui nasce la domanda... ho conservato le birre in cantina la temperatura estiva li è arrivata anche a 30° di giorno, è possibile che il caldo è l'alta temperatura abbiano stressato i lieviti favorendo il prolificare di lieviti selvaggi ?
Piccola precisazione, stranamente alcune bottiglie della stessa cotta, conservate in casa in ripostiglio ( temperatura ripostiglio intorno ai 28° ), erano ottime, ciò mi ha fuorviato nelle cause di tutto ciò e la mia attuale convinzione è che l'eccesso di carbonizzazione sia dovuto ad un eccesso di zucchero in fase di imbottigliamento ( non utilizzavo il priming ma lo zucchero in bottiglia con i misuratori forniti in kit ), mentre per l'acidità attribuisco il tutto alla temperatura estiva.