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un certo birrificio mi ha scoraggiato a fare il grande passo !!!
#21

Compro meno ma di qualità!
Ma cos'è per te la qualità, io ci lavoro tutto il giorno alla qualità e non ci sarebbe un singolo pezzo qualitativamente a posto per essere montato. Eppure si produce regolarmente ed il prodotto finito è venduto vergognosamente in tutto il mondo...la stessa cosa è per qualsiasi articolo sul mercato.

Il macellaio il primo giorno ti vende il filetto di scottona rigorosamente alimentata da prodotti biologici e senza farine OGM, il secondo giorno è carne da brasato a filiera corta, il terzo è un pezzo buono per il brodo del rivenditore di fiducia, al quarto giorno è macinato di ottima levatura passato ben due volte per renderlo più digeribile, al quinto sono polpette in offerta fatte da mia moglie con le sue stesse mani, al sesto giorno è il miglior piatto prelibato per il tuo animale domestico passando tutti gli stadi della policromia fantozziana: rosso, rosso pompeiano, arancio aragosta, viola, viola addobbo funebre, blu tenebra!!!

E poi c'è la moda o un trend che ti fa dire che quello è meglio dell'altro a tutti i costi.
Fa più must dire ho bevuto una "mikkeller" anzichè una "statale nove", fa più figo dire ho bevuto una "de molen" anzichè una "dada", e i paragoni si sprecano.
Ma alla fine in quanti ne sentono e ricercano realmente le differenza, la metodologia, la filosofia, la scienza che ci stà dietro il modo di brassare di questi birrifici??? Mia moglie si limiterebbe a dire "mmmh questa è buona", il mio migliore amico direbbe "troppo amara", il proprietario del bar "ne vendo poche chissà come mai?", il lungagnone "ne ho sentito parlare su GQ", la gnocca giovane "questa è del colore del mio perizoma"...ma di malti, ingredienti, saccarificazione, luppoli neanche l'ombra!!!

L'è me vuler isgnâr al gat a rampar, se atzè an sorag le mei ca ta steghi al'öra...

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#22

oppure si fa il contrario....c'è anche il beer geek/ beer hunter che caccia in maniera ossessiva le birre nostrane perchè comunque ora c'è il trend della birra artigianale italiana buona....io personalmente cerco di assaggiare in maniera uniforme un po di tutto ricordando le attitudini per un determinato stile dei vari paesi ( se devo bere una lambic / sour ale cerco di berla belga, se è una porter cerco di prenderla britannica) ma poi fondamentalmente dipende da quello che mi tira a bere di più . Sul discorso della qualità invece non sono così drastico: c'è chi migliora anno dopo anno, c'è chi mantiene un livello eccelso quando potrebbe campare di rendita, c'è chi si perde per strada e tira fuori birre nuove mediocri e/o non riesce a riproporre in maniera soddisfacente le vecchie glorie pensando che basta il nome per andare avanti...

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#23

Mah, il discorso è molto semplice a parer mio.
Molta gente beve artigianale solo perché è diversa da quello a cui è abituata e poi o si evolve oppure torna alla sua peroni che costa un decimo.

Sulla qualità è altrettanto semplice, se reputo che una birra lo sia la compro e sono anche disposto a pagare un tot, altrimenti no.

Poi il mercato lo fa l aggregato delle opinioni ovviamente, una bella etichetta ti può fregare al primo acquisto ma difficilmente nei successivi.

E il periodo almeno in Italia non è così florido da permettere anche ai prodotti scadenti di prosperare (a quei prezzi)

Ah, le etichette delle mikkeller di solito sono abbastanza anonime, il marketing si trova tanto in prodotti italiani e usa

Che se ci pensate anche il vino è nella nostra cultura ma quanti comprano abitualmente nelle enoteche prodotti di un certo spessore?

Ogni volta che ad un homebrewer viene un idea stramba, nel mondo un mastro birraio muore!!!


Cascade - Saaz - EK Golding - Hellertau
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#24

beh il re del marketing è brewdog indiscutibilmente Big Grin ma poi i prodotti sono anche buoni: loro faranno campagne pubblicitarie divine ma se la punk IPA non fosse la quintessenza della IPA moderna ( che non significa che sia la più buona, ben inteso) non avrebbero tutto questo successo. Comunque secondo me invece Mikkeller non è vero che non cura a dovere anche il packaging delle sue birre, io le trovo bellissime alcune etichette Smile

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#25

(16-07-2013, 01:25 )8gazza Ha scritto:  200 litri di birra alla spina a settimana???
Scusa ma dove abiti che lo apro io un brewpub che vende 200lt spinati di birra a settimana!!!

Sono circa 420 pinte medie...70 al giorno (un giorno chiudo per brassare!!!)
420*4,5 euro= 1890 * 4 settimane = 7560 euro al mese solo di birra.

a conti fatti per percepire il mio stipendio annuo attuale lavorando 280gg all'anno mi basterebbe vendere birra per 76,8 gg avendo quindi a disposizione ulteriori (280-76,8) 203,2gg di c@zzeggio.


Perchè non ci ho pensato prima!!!

Poi essendo un brewpub devo fare anche da mangiare, servire, pulire....in poco tempo sarò ricco ed esausto!!!
Ah dimenticavo devo pagare le tasse e serve qualche incartamento buracratico!!!

Rimango a fare l'operaio!!!

Perché, te lo ha detto il medico che devi fare tutto da solo? Big Grin Tongue

200 litri a settimana era un conto "a spanne" nel quale includere magari qualche fiera, festa della birra e robe del genere... Ma anche 150 vanno più che bene.

Se hai un brewpub da, non dico tanto, 50 posti, non è che ci metti poi tanto a raggiungerli eh?

Metti in media 1,5 medie a testa.

3 giorni a settimana (martedì-mercoledì-giovedì) riempi al 50% il locale. 25 persone * 1,5 = 37 medie/giorno = circa 15 litri x 3 giorni = 45 litri.

1 giorno a settimana (la domenica) riempi il 100% del locale. 50 persone.
75 medie, circa 30 litri.

2 giorni a settimana (venerdì-sabato) riempi il 180% del locale, cioé quasi tutti i tavoli li occupi 2 volte nella serata. 90 persone. 135 medie. Circa 55 litri.

Totale: 45+30+55 = 130 litri. Senza considerare, come detto, eventuali manifestazioni né persone al banco (aperitivi, happy hour ecc. ecc.).


Cool Cool

A.

In progettazione: Kwak Clone
in fermentazione: Spongebob Brown Porter
in rifermentazione: nulla
in maturazione: nulla
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#26

(16-07-2013, 12:21 )8gazza Ha scritto:  Sondaggio:
è meglio una gnoccona incredibile ed ebete o una racchiona cesso ma intelligente???

Dipende la situazioneTongue

Lo

dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.
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#27

Perché, te lo ha detto il medico che devi fare tutto da solo?

Assolutamente no, ma i collaboratori li metteresti in regola o creiamo dell'ulteriore lavoro nero?

I numeri, in questo caso, rendono l'idea più chiaramente di qualsiasi arringa.
Quanto costa complessivamente ad un datore di lavoro prevedere una retribuzione di 1000 euro netti per un neo-dipendente?
Tutto dipende dal tipo di contratto, analizziamo quello più sognato dagli italiani: quello subordinato a TEMPO INDETERMINATO**.

Partiamo dalla retribuzione netta che vogliamo arrivi nelle tasche del dipendente: 1046 euro.
A questa cifra occorre aggiungere: la quota IRPEF e la quota INPS a carico del dipendente arrivando a 1348,18 €.
Ma non finisce qui, perché da questa retribuzione lorda per il dipendente dobbiamo calcolare la cifra lorda a carico dell'azienda.
Quindi aggiungiamo: 416,26 euro di contributi INPS a carico dell'impresa, 34.04 euro di contributi INAIL, 93.13 euro per la quota TFR più i ratei, mensilità aggiuntive, eventualità ferie e permessi pari ad euro 357,79.
Il totale diviene uno sbalorditivo 2.249,40 euro.


Forse è meglio avere sempre il locale pieno e la moglie ubriaca altrimenti...Under the bridge!!!

L'è me vuler isgnâr al gat a rampar, se atzè an sorag le mei ca ta steghi al'öra...

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#28

Visto che mi sembri ferrato in materia, saprai sicuramente che:

1) Tutti i soci di una società possono lavorare nella società senza percepire uno stipendio se non la propria quota sui ricavi del locale.

2) Esistono tipi di contratti, come ad esempio quelli a chiamata, che consentono di utilizzare del personale di servizio solo in determinati giorni e/o occasioni.

3) In un brewpub non vendi solo la birra ma anche il cibo.

4) Per un locale da 50 posti con le percentuali di occupazione tavoli indicato, bastano le seguenti persone:

- mar/mer/gio = 1 persona per il banco+tavoli e 1 persona per la cucina (mettiamo un marito ed una moglie).
- domenica = 2 persone come sopra + 1 persona a servire ai tavoli
- ven/sab = 3 persone di cui sopra + 1 persona ai tavoli + 1 persona in cucina.

Il lunedì il marito fa la cotta e la moglie fa i conti.
Le pulizie le fanno i camerieri.

Morale: Se fai una società con tua moglie, di personale devi pagare "solo", a chiamata, 1 cameriere 3 giorni, 1 cameriere 2 giorni, 1 aiuto cuoco 2 giorni.

Fammi tu i conti di quanto ti costano... Wink

A.

P.S.: Aggiungo: chi fa una scelta del genere la fa per passione non per soldi...

Big Grin Big Grin

A.

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in maturazione: nulla
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#29

quindi a rigor di logica una persona nei giorni di magra dovrebbe occuparsi di: spillare le birre, servirle, portare il cibo a tavola, stare alla cassa e pulire pure....e che succede se viene per caso un po piu di gente del previsto? ma ci ha mai lavorato in un locale con più di 50 coperti?

Un sorso di birra alle verdi brughiere, e un altro ai mocciosi coperti di fango, un brindisi anche agli gnomi e alle fate e ai folletti che corrono sulle tue strade....
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#30

In banca se gli dici che non hai i soldi del mutuo si accontentano di sentirsi dire che però hai "TANTA PASSIONE"!!!
Anche la moglie se lavora come i cinesi, percepisce come i filippini, e smette di fare all'AMMMORE si accontenta di sentirsi dire che però cara hai "TANTA PASSIONE"!!!

Fammi per cortesia un esempio dei costi per un contratto a chiamata...non ne sono molto ferrato.

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