01-01-2014, 10:10
Ciao, come da titolo, vi consiglio caldamente questo libro se non lo avete.
Dal momento che ci troverete tantissime informazioni, vi dico prima cosa non ci troverete: non è una guida alla scelta dei lieviti, e non si addentra negli stili birrari.
Il libro tratta tutti gli aspetti dell'argomento, i nutrienti da aggiungere al mosto prima dell'inoculo, tutti gli aspetti legati all'ossigenazione, al pitching rate, le influenze della temperatura prima, durante e dopo la fermentazione, la corretta preparazione di uno starter, l'influenza della luppolatura sulla fermentazione, sino ad interi capitoli dedicati al riutilizzo del lievito, la conservazione,per arrivare a consigli pratici e dettagliati sulla coltivazione del lievito, e addirittura su come mettere su un mini laboratorio (completo di elenchi dettagliati delle attrezzature richieste per fare ogni singolo step!).
E' incredibilmente dettagliato, ma non è solo per biologi e chimici, è fondamentalmente una guida pratica.
Alcune cose mi hanno tolto dei dubbi e/o delle certezze, per esempio:
la birra multi-lievito non solo si può fare, ma secondo loro in alcuni casi è preferibile, in quanto il lievito non è competitivo e per dire si può usare un lievito per le qualità organolettiche ed uno che attenua di più;
nelle birre ad alta densità sarebbe preferibile ossigenare due volte, una all'inizio e una dopo 12 ore;
tutte le birre, e non solo le lager, beneficiano di un innalzamento della temperatura a fine fermentazione, che consente al lievito ancora attivo di trasformare i sottoprodotti che possono dare gusti e aromi spiacevoli;
la scelta del lievito da riutilizzare, nel senso della scelta di dove prenderlo (dalla schiuma, dal fondo del primo fermentatore, dal fondo del secondo) e cosa comporta nella selezione del lievito (più o meno attenuante e più o meno flocculante).
Insomma, spero di non avervi annoiato, ma credo che questo libro sia una vera miniera d'oro.
Unico avvertimento, è in inglese.
Ciao,
Andrea
Dal momento che ci troverete tantissime informazioni, vi dico prima cosa non ci troverete: non è una guida alla scelta dei lieviti, e non si addentra negli stili birrari.
Il libro tratta tutti gli aspetti dell'argomento, i nutrienti da aggiungere al mosto prima dell'inoculo, tutti gli aspetti legati all'ossigenazione, al pitching rate, le influenze della temperatura prima, durante e dopo la fermentazione, la corretta preparazione di uno starter, l'influenza della luppolatura sulla fermentazione, sino ad interi capitoli dedicati al riutilizzo del lievito, la conservazione,per arrivare a consigli pratici e dettagliati sulla coltivazione del lievito, e addirittura su come mettere su un mini laboratorio (completo di elenchi dettagliati delle attrezzature richieste per fare ogni singolo step!).
E' incredibilmente dettagliato, ma non è solo per biologi e chimici, è fondamentalmente una guida pratica.
Alcune cose mi hanno tolto dei dubbi e/o delle certezze, per esempio:
la birra multi-lievito non solo si può fare, ma secondo loro in alcuni casi è preferibile, in quanto il lievito non è competitivo e per dire si può usare un lievito per le qualità organolettiche ed uno che attenua di più;
nelle birre ad alta densità sarebbe preferibile ossigenare due volte, una all'inizio e una dopo 12 ore;
tutte le birre, e non solo le lager, beneficiano di un innalzamento della temperatura a fine fermentazione, che consente al lievito ancora attivo di trasformare i sottoprodotti che possono dare gusti e aromi spiacevoli;
la scelta del lievito da riutilizzare, nel senso della scelta di dove prenderlo (dalla schiuma, dal fondo del primo fermentatore, dal fondo del secondo) e cosa comporta nella selezione del lievito (più o meno attenuante e più o meno flocculante).
Insomma, spero di non avervi annoiato, ma credo che questo libro sia una vera miniera d'oro.
Unico avvertimento, è in inglese.
Ciao,
Andrea