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la maggior parte delle volte non va bene perché:
- la saldatura al di sotto non si sa come è fatta e potrebbe cedere unendo il peso del mosto e la dilatazione del materiale quando esposto a temperatura (fornello acceso sotto)
- il fondo è troppo sottile e non permette una diffusione uniforme del calore.
dovresti trovare un bollitore che abbia il fondo tutt'uno come le pentole e poi porci un rubinetto non è affatto difficile
CHE DIO CE LA MANDI BIONDA !!!!!!
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Anche io quando ho cominciato a passare all'AG ho valutato una lunga serie di contenitori più o meno alternativi. La ricerca spaziava dai fusti per la birra difettati, alla lamiera inox calandrata e saldata.
Ognuno ha dei vantaggi, e dei lati negativi, ma alla fine (credo) il miglior compromesso è nelle pentole inox dei crukki già pronte e finite che si trovano a pochi euro nel sito delle aste online. L'ultima pentola da 50 Lt devo averla pagata circa 40-50 €, pronta all'uso e sicura. Meglio di così....
Thico
Ogni cotta ben riuscita è indistinguibile dalla magia
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ma raga domanda da ignorante, nel mash le temperature non salgono troppo e quindi non c'è il reschio, poi c'e il motorino che gira ma in bollitura, non si attacca e brucia il mosto sul fondo? bisogna mescolare per ttt la durata della bollitura 60-90 min? voi come fate?
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Durante le fasi di calore diretto è importante tenere il mash in continuo movimento. Anche durante le soste è molto consigliabile girarlo di tanto in tanto, ma mentre hai il gas acceso è indispensabile.
La densità dell'impasto influisce direttamente su quanto sia facile che si attacchi e bruci sul fondo. Con rapporto di 2,5 Lt di acqua per Kg di malto hai un mash denso in cui gli enzimi sono veloci a lavorare, ma con l'inconveniente che non puoi abbandonare il mestolone neanche per un attimo.
Con un rapporto acqua/malto di 4:1 invece hai un mash più fluido e facile da girare, attacca più difficilmente sul fondo, è più omogeneo come temperatura, ma gli enzimi sono più lenti a operare perché sono diluiti.
Io che non uso motorini vari ma solo una pala a mano ENORME, applico una tecnica di diluizione progressiva. Faccio il mash-in con un rapporto 2,5:1, e ad ogni riscaldamento aiuto la salita di temperatura usando sia il fornellone, sia aggiungendo acqua a 100 gradi.
Faccio in modo da avere una concentrazione di 3,8:1 (circa) per la sosta di saccarificazione, forse un po' lenta (usualmente 60-75 minuti), ma con una buona fluidità del "minestrone", e quindi anche una buona omogeneità di temperature alle diverse altezze del mash. Questo perché anche durante le soste tengo un filo di gas che bilancia la dispersione termica della pentola.
Arrivo alla sosta di 78° con una concentrazione di circa 4-4,2:1, perfetta per cominciare lo sparge.
Usando i motorini di rimescolamento è ovviamente più facile, e puoi tenere delle densità maggiori.Ognuno mette a punto la sua personalissima tecnica per coccolare la pozione magica, e nessuna è sbagliata, ma tutte hanno degli aspetti positivi.
In fondo non devi dimenticare che la nostra birra viene così buona non solo per la qualità delle materie prime e per l'arte che cerchiamo di applicare, ma soprattutto per l'ingrediente segreto: la passione e l'amore che dedichiamo alle nostre creazioni.
Thico
Ogni cotta ben riuscita è indistinguibile dalla magia
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-05-2012, 08:27 da
Thico.)