27-09-2012, 11:23
(27-09-2012, 10:52 )lorevia Ha scritto: la birra artigianale è per definizione più o meno torbida perché per aver un prodotto limpido, come quelli industriali, bisognerebbe filtrarla.
la torbidità dipende poi più da altri processi; come viene effettuata la macinazione e la filtrazione. lasciare la birra qualche giorno in frigo aiuta a far depositare le sostanze più “grossolane”ed avere un prodotto più pulito.
puntare ad aver un prodotto meno torbido è secondo me un obbiettivo importante per la finezza e la conservabilità del prodotto, perché con il tempo tutto quel materiale in eccesso apporta gusti e profumi strani.
per tornare al priming, è ovvio che ogni fermentazione , o rifermentazione, produce un certo grado di torbità perché il lievito trovando dello zucchero e ben felice a far vesta e riprodursi, nel momento in cui finisce tutto il cibo, però, trova un ambiente ostile e và in autolisi, muore e precipita nel fondo, in questo caso della bottiglia.
questo accade a prescindere da quale materiale fermentativo si decida di usare.
il processo industriale prevede la rifermentazione in cisterne isobariche e successivo imbottigliamento ( sempre isobarico ) scartando il fondo, ma questo non è ne alla porta in campo hobbistico e neanche indispensabile.
accade pari/ pari in enologia per la produzione dei spumanti con la differenza tra metodo charmat ( in autoclave) e la produzione con li metodo classico o champenuas ( del tutto simile al nostro)
. nel metodo classico il lievito viene separato con la sboccatura.
ci sono poi lieviti e lieviti e non tutti hanno lo stesso grado flocculazione, cioè di agglomerarsi in grosse particelle e di precipitare a fine fermentazione.
per questo c’è chi consiglia di eliminare più possibile il lievito di fermentazione ( ad esempio esponendo la birra a basse temperature) e di usare un lievito più specifico per la rifermentazione. C’è poi chi sostiene che usare nuovo lievito apporti profumi più freschi, ma questo è un altro conto.
Ciao , lorenz
Grazie per la lezione!!