22-06-2013, 01:23
(22-06-2013, 12:45 )birramato Ha scritto: Premesso che non capisco il motivo nell'ossigenare il mosto prima della fermentazione.
Magari qualcuno me lo spiegherà, in ogni modo io ossigeno il mio mosto in fermentazione semplicemente "splashiandolo" in un altro contenitore. Più lavoro pratico in ogni caso ma uguale risultato spendendo nulla.
Scusa non vorrei sembrare arrogante ma devi APPROFONDIRE MEGLIO QUESTA COSA e ti consiglio di leggere i molti testi che trattano questo fondamentale argomento.
INTANTO SI SPLASCIA SOLO PRIMA O AL MOMENTO DELL'INOCULO, A MOSTO FREDDO,E MAI IN ALTRI MOMEMTI
Come detto da lollo le cellule di levito hanno la prerogativa di avere una vita metabolica sia in fase aerobica che in anaerobica.
In soldoni in fase anaerobica il lievito consuma gli zuccheri e produce energia ( calore ) co2 e alcol, che è poi la fase che a noi è tanto cara.
Non meno importante e la precedente fase dove il lievito attraverso l'ossigeno accumula energia fondamentale per le successive suddivisioni, e prepara la membrana cellulare dove passeranno gli zuccheri, maltosio ecc, che verranno scissi da specifici enzimi in zuccheri semplici.
Dopo il boll il mosto e praticamente privo di ossigeno ed è fondamentale.....
Vado a memoria ma più o meno .....
Per tornare alla FONDAMENTALE pratica di aggiungere ossigeno, anche se un buon compromesso possono essere i metodi applicati da comero, penso che il miglior metodo sia un ossigeneratore da acquari.
Il frullatore che sia ad immersione o con le due fruste ha il limite di muovere troppo energicamente in superficie senza secondo me arrivare al centro o nel fondo del mosto, con il rischio i non aver una uniforme ossigenazione e il rischio di ossidare la perte superficiale esposta.
Mentre con l"ossigeneratore sia ha una azione più dolce e al centro del mosto
Buona notte
Lorenz
dai diamanti non nascon niente, dal letame nascon i fior.