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Nei tanks puoi decidere la co2 che vuoi, sei sicuro che sia insufflata? Se così ha ragione Comero il risultato è più grossolano.
Lo
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la isobarica per i birrifici è una scorciatoia perché imbottigli inscatoli e spedisci senza aver la premura di dover aspettare che rifermenti...
andate a chiederlo ai Belgi se usano la isobarica !? loro sono tradizionalisti e fanno le cose secondo la procedure standard.
per me una birra presentata in una bottiglia limpida come l'acqua e non rifermentata perchè è stata filtrata per togliere i lieviti non è neanche da considerare birra artigianale !!! tanto è vero che ora che la birra artigianale è stata appena riconosciuta dalla legge italiana prevede appunto che non sia filtrata oltre che pastorizzata e che si producano meno di 200.000 Hl
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 10-03-2016, 10:45 da
COMERO83.)
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Premesso che secondo me se uno fa una birra ottima può anche filtrarla che la birra rimane ottima e invece se uno fa una birra mediocre puoi anche non filtrarla che rimane mediocre.
La filtrazione non è necessariamente un metodo industriale, c'è una bella differenza tra i metodi di filtrazione che usa la Moretti e quelli di un birrificio artigianale. Di metodi di filtrazione/illimpidimento ne esistono una marea e non tutti sono metodi industriali.
Personalmente preferirei filtrare con filtri a cartone che illimpidire la birra con additivi di origine sintetica (di cui molti birrifici artigianali fanno largo uso tra l'altro).Parere personale.
Sul fatto che la stessa birra rifermentata in autoclave o in bottiglia dia risultati di schiuma cosi diversi sinceramente non mi risulta e non credo serva a molto l'assaggio di due birre "simili", o è la stessa birra o se non si conosce la ricetta il paragone credo sia inutile. Anche perchè c'è modo e modo di rifermentare in autoclave.
Moltissime tedesche artigianali sono fatte in autoclave e hanno schiume che definirei "mondiali".
Felicissimo di essere smentito da COMERO se mi da qualche indicazione scientifica in piu su questa sua teoria.
Solitamente i birrifici artigianali non insuflano CO2 (cosa che invece fanno i grandi produttori) ma utilizzano la CO2 prodotta dalla fermentazione (di qualità evidentemente molto superiore rispetto a quella insuflata).
Fermentatori troncoconici per allontanare il primo lievito e maturazione nello stesso fermentatore lasciando le fecce piu fini prodotte in un secondo tempo.
E' il principio della fermentazione in autoclave e da birre di ottima qualità...e non è un metodo industriale.
Questo metodo si puo facilmente riprodurre anche a casa volendo.
Perciò non mi sento di dire che la l'imbottigliamento in isobarico da birre NON ARTIGIANALI, è semplicemente un metodo diverso, per certi stili secondo me anche più indicato della rifermentazione in bottiglia.
Capiamoci,anche io preferisco la birra rifermentata in bottiglia, non per le ragioni che dice COMERO ma soprattutto perchè da birre più complesse, il fatto di avere il fondo e che sia filtrata o no per me conta poco, quello che conta è la qualità finale.
Mi ripeto, meglio filtrare con metodi naturali che chiarificare con prodotti di origine sintetica secondo me...
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si dice che sia meglio rifermentare in bott birre caratterizzate dal lievito, birre invece dove il malto e il luppolo la fanno da padrone sia preferibile la rifermentazione in autoclave.
fatto stà che molti belgi, anche trappisti, rifermentano in autoclave preferendo una birra limpida e stabile.
lorenz
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