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Inviato da: Alexidro
30-10-2020, 02:08
Forum: Malti Preparati
- Risposte (1)

buongiorno a tutti.
mi sono appena iscritto al forum. vengo da numerosi tentativi di produzione di sidro in casa: poche le soddisfazioni. ora mi sto dedicando alla birra, perche' da essa sono certo sarà piu semplice avere buoni risultati.
il mio primo tentativo è stato durante il lockdown di aprile con questa ricetta:
1,8kg Muntons Wheat Beer
11g Lievito Munich Lallemand
500 gr zucchero candito chiaro
500 gr Spary Malt Wheat
20/30 grammi in infusione di buccia d’arancia amara per 15 min.
10/20 gr coriandolo in infusione per 10 min.
Zucchero per priming


Devo dire ottimo risultato per i primi 3-4 mesi. Poi le bottiglie hanno cominciato ad assumere un amarognolo un po troppo pungente, che si apprezza anche annusando.
Ho letto che potrebbe essere dovuto a contaminazione batterica.
è così?
è strano che sia comparsa dopo mesi. mi aspetterei che la pressione progressiva e l'alcool abbattano via via la crescita di batteri selvaggi.
Ora devo imbottigliare una ambrata. provero' a disinfettare bene le bottiglie (ossigeno attivo e sparata di vapore della vaporella).
altre ipotesi?
grazie 
Alex

PS: per il sidro se qualcuno è interessato posso esporre i miei esperimenti...

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Inviato da: Amigdala
27-10-2020, 09:06
Forum: Attrezzature e Fai da te
- Risposte (5)

Ciao a tutti,
Stavo pensando di acquistare un controller per gestire le temperature durante la bollitura dei grani (E+G), vorrei sapere se è possibile collegare il controller ad una piastra ad induzione perché non mi sembra che si possa fare. Ho guardato un po' su internet ed ho trovato solo applicazioni del controller in abbinamento ad una resistenza immersa nel mosto. È questa la soluzione corretta? A me non piace molto l'idea di avere la resistenza a contatto col mosto ma se si fa così mi adeguo e troverò un modo per pulirla per bene.
Grazie a tutti

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Inviato da: LuScol
23-10-2020, 03:18
Forum: E + G
- Nessuna risposta

Salve a tutti,

Vi scrivo per chiedervi un consiglio: Ho iniziato la mia produzione di birra diversi anni fa, partendo dai classici Kit pronti che ti introducono a questo fantastico mondo e che, a loro modo, ti fanno venir voglia di salir di livello e quindi sperimentare ogni ricetta possibile [Immagine: icon_e_biggrin.gif]
Dopo qualche anno e dopo la lettura di diversi libri ho iniziato la produzione all grain che, devo dire, dà grandissime soddisfazioni. Avevo l'idea di maltare del riso e del mais perchè ho promesso ad un'amica una birra senza glutine, però considerando le lunghe tempistiche di essiccamento dei grani a temperature controllate, ho pensato che prima fosse il caso di sperimentare tramite malto già pronto. Vengo al dunque: ho acquistato del malto liquido di mais e di riso in dosi da 400 grammi per barattolo.
la mia intenzione è quella di sfruttare questo malto a cui aggiungere del grano saraceno. Trovai questa ricetta diverso tempo fa e ne parlavano molto bene, quindi sarei parecchio curioso di provarla. Il problema è che non trovo più le dosi consigliate quindi La mia domanda è questa: i classici kit pronti da 1,8 kg SOLITAMENTE sono per circa 23 Litri di birra, ma come devo comportarmi con questa tipologia di malto? Qualcuno ha idee? Considerando questi ingredienti base

malto di riso 400 gr
malto di mais 400 gr
grano saraceno 200 gr

Quanta birra pensate possa venir fuori?

Spero di ricevere parecchi consigli  Birra03

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Inviato da: giambit63
19-10-2020, 11:31
Forum: All Grain per Esperti
- Risposte (11)

Ciao
Qualcuno ha provato  il percarbonato di sodio come sanificante (oppure ne ha sentito parlare )? ; viene anche commercializzato dalla Mangrove jack's e ,in ambito ecologista ,si usa ,come additivo  sbiancante e sanificante, sia per i tessuti che per le superfici e le stoviglie.
Mi interesserebbe sapere se funziona bene e se è economicamente vantaggioso.
Grazie

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Inviato da: Creshi999
19-10-2020, 06:48
Forum: Attrezzature e Fai da te
- Risposte (13)

Ciao a tutti, questo è una delle mie prime discussioni; solitamente tendo a portare argomenti particolari e specifici in cui nessuno alla fine risponde. Ma non mi lascio scoraggiare e anche oggi vi propongo la mia idea: per migliorare il processo di raffreddamento del mosto molti mettono acqua e ghiaccio in circolo in scambiatori di vario genere. Adesso la mia idea era di trovare un vecchio freezer, metterci dentro una quantità adeguata di litri di liquido per radiatori e portarlo così a -18°C. Dopodiché lo metto in un contenitore e lo faccio circolare con una pompa per acquari nella serpentina in inox al posto dell'acqua di rubinetto classica. 
Per i più tecnici di voi sappiate che conosco bene la termodinamica quindi conosco i pochi e semplici passaggi matematici per calcolare i litri di refrigerante di cui ho bisogno; gradirei invece un parere da i birrai più esperti riguardo a cosa ne pensano loro di un sistema di raffreddamento simile o se qualcuno lo ha già realizzato, perché il mio dubbio è che un sistema di raffreddamento più performante della classica acqua di rubinetto potrebbe, in effetti, non apportare benefici alla birra. Che ne pensate? Il gioco vale la candela?

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Inviato da: KeyserSoze85
19-10-2020, 12:04
Forum: Malti Preparati
- Risposte (6)

Buongiorno a tutti,
questa estate ho fatto la mia prima birra quindi sono un novellino alla prima esperienza e ho bisogno di consigli per valutare il processo/risultato. Ho paura di aver sbagliato più di qualcosa.
Ho iniziato con una Pilsner cercando di seguire la ricetta classica (senza aggiunte di additivi e/o spezie), utilizzando un malto preparato Black Rock Export Pilsner, il lievito quello presente nella confezione e lo zucchero da tavola.
Ho iniziato la fermentazione ad inizio luglio, faceva parecchio caldo, e la fermentazione è rimasta abbastanza stabile intorno ai 28°C quindi ho deciso di non aggiungere acqua fredda nel corso dei giorni (densità iniziale 1042). Dopo 4 giorni il gorgoglio è finito e dal 5° al 7° giorno, vedendo la densità  stabile a 1006, ho deciso di imbottigliare. Unico neo (non so se sia normale) ho notato un sacco di residui sul fondo del fermentatore quindi ho da subito avuto la sensazione che qualcosa fosse andato storto.
Ieri, dopo 3 mesi dall’imbottigliamento ho deciso di provare la mia prima birra.
Rispetto alla descrizione riportata sulla scatola (“"Pilsner" dal colore paglierino, limpida e dalla schiuma cremosa) noto subito una buona schiuma ma il colore non è cosi paglierino ma più ambrato. Il problema però è che ha un retrogusto che mi ricorda l’odore del malto che ho usato e questo non mi sembra molto gradevole.
Ho sbagliato tutto secondo voi? 7 giorni sono pochi anche avendo densità stabile? Se aspetto ancora un po’ prima di aprire la seconda bottiglia cambia qualcosa?
Vi ringrazio in anticipo.
Bruno

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Inviato da: gepi
11-10-2020, 10:04
Forum: All Grain per Esperti
- Risposte (1)

Ciao a tutti. mi sono iscritto da poco ma vi seguo e seguo i vostri consigli e le vostre discussioni da parecchio...
vi scrivo per avere dei chiarimenti e dei consigli, in special modo su malti scuri e astringenza e, come da titolo, sul cold steeping. stavo ragionando su una ricetta per una black ipa e valutando quindi i malti scuri sono inciampato sulla questione astringenza. la mia domanda è: tutti i malti scuri danno questo problema se ammostati? so che il carafa III se decorticato si può ammostare e immagino anche i crystal con ebc non esagerati, ma come mi devo comportare con chocolate e special b...per esempio?
grazie mille,gepi

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Inviato da: Amigdala
09-10-2020, 10:37
Forum: E + G
- Risposte (3)

Buongiorno a tutti,
Sto facendo una birra che richiede lo stesso luppolo (Willamette) sia in bollitura che in DY. In attesa di fare il DY mi conviene conservare il luppolo in frigo o in freezer? La confezione è già aperta avendola usata in fase di bollitura ed il luppolo è in pellet, me ne restano circa 60 grammi
Grazie

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Inviato da: valerio.
08-10-2020, 07:29
Forum: All Grain per Esperti
- Risposte (6)

Buonasera, vi riassumo in breve:
sono alla mia quinta birra autoprodotta, dopo i primi tre grandi successi (birre molto buone in linea con lo stile ricercato) , mi ritrovo le ultime due con evidenti difetti già dal post-fermentazione. Sin da quando scarico il lievito morto dal mio fermentatore tronco-conico vengo avvolto da un odore rancido che ricorda molto quello del vomito.
il primo stile (già in bottiglia da due settimane) è una Golden Ale. il secondo stile (prossimo all'imbottigliamento) è una Brown Ale il quale mosto mi faceva molto ben sperare da come era andata la cotta.
Aiutatemi vi prego a capire il motivo di questa puzza perchè io davvero non rieco a capacitarmene. i fermentatori sono in INOX quindi escludo batteri provenienti dal fermentatore che lavo sempre accuratamente. 
Ho assaggiato la birra in bottiglia (Golden Ale) da due settimane, ed è imbevibile in quanto risulta acida anche in bocca.



Per la cotta utilizzo il Grainfather all in one.
Le uniche cose che accomunano le due cotte sono il malto base maris otter che possiedo da giugno. ed il lievito us-05 che tengo in frigo. ah e ovviamente io che faccio la cotta e che sono un principiante.

Se avete consigli o domande per cercare di capire meglio ve ne sarei grato perchè a questo punto non saprei come affrontare la prossima cotta!! sono disperato.

Grazie in anticipo.

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Inviato da: Danilovic9
04-10-2020, 01:47
Forum: E + G
- Risposte (10)

Ciao a tutti,

apro questa discussione perchè ho qualche dubbio e, anche se ho cercato nel forum, non sono riuscito a trovare delle risposte definitive, quindi spero che qualcuno mi possa dare una mano  Big Grin
Ho fatto una decina di cotte E+G (IPA, APA, Weizen e Porter) ma riscontro in tutte le cotte 2 problemi: un sostanzioso fondo (lievito/luppolo) e una eccessiva schiuma "pannosa" e compatta.

1) delucidazioni sui chiarificanti:
mi piacerebbe ottenere una birra più limpida; normalmente post-fermentazione faccio DH con pellet (circa 2 gr/lt) e segue cold-crashing per 5 giorni a temperatura sotto i 3°C (durante il trasferimento / imbottigliamento vedo che parecchio lievito è precipitato) ma ho notato che quando apro una bottiglia si presenta sempre un fondo (talvolta consistente) di residui di lievito e luppolo.
Vorrei quindi provare ad utilizzare per la prima volta l'Isinglass e/o il Biersol.
Il mio dubbio è questo, basta uno dei due o meglio entrambi? Quando conviene inserirli?
Sono più convinto per l'uso dell'Isinglass perchè è specifico per il lievito e presumo che il cold-crashing non sia sufficiente a far decantare tutto il lievito sospeso (per la fermentazione uso 2 bustine di lievito secco, cotta da 24 litri con OG sopra i 1050), mentre dalla descrizione del Biersol serve per far precipitare le proteine. Tale problema riguarda anche chi fa E+G o è più utile per chi fa All Grain?
Inoltre, i 12 ml di Isinglass, secondo voi, quando vanno inseriti?
Dopo la prima fermentazione, travaso e faccio DH e subito inserisco Isinglass (così non fa precipitare subito il pellet?) (2 giorni a T ambiente e poi cold-crashing per 5 giorni), oppure prima faccio DH (3/5 giorni a T ambiente) poi riapro, inserisco l'Isinglass e faccio cold-crashing (sempre 5 giorni)?

2) problema schiuma:  Birra05
Faccio un confronto esemplificativo per essere più chiaro: apro una birra acquistata, verso nel bicchiere, tre quarti risulta pieno di liquido, il rimanente è schiuma. Dopo 10 secondi, ho un bicchiere di birra con 2 dita di schiuma "evanescente".
Apro una mia birra, verso nel bicchiere, metà risulta pieno di liquido, il rimanente è schiuma. Dopo parecchi minuti, ho due terzi di birra e un terzo di schiuma pannosa e compatta.
Sono comunque fiero della "schiumosità" della mia birra, sebbene la ritengo forse eccessiva.
Per il mosto faccio un mash con poco meno di 1,5 Kg di grani (circa 50% speciali e 50% base, pilsner o pale) a cui aggiungo estratto secco e liquido.
Per il priming uso destrosio, che sciolgo in poca acqua sterilizzata e aggiungo poi al mosto (mescolo ogni tot bottiglie per non stratificare).
Ho iniziato usando le dosi di destrosio secondo gli stili (4 - 5 grammi/litro), poi abbassate prima a 3,0 gr/lt e poi a 2,5 gr/lt. Quest'anno pensavo di scendere addirittura a 2,0 grammi/litro.
Vorrei capire se faccio qualche errore io o è del tutto normale?
Curiosità: ma anche chi produce All Grain fa priming con destrosio?
Ho letto che i grani (speciali, ma anche quelli base?) contribuiscono alla formazione e al mantenimento della schiuma, quindi mi sono chiesto se appunto chi fa All Grain non necessita di eseguire il priming.

3) grani speciali ammostati come quelli base:
Tutte le cotte che ho fatto finora, ho fatto un'unico step a 67-68° per 45-60 minuti, inserendo nella bag sia grani speciali che grani base. Successivamente strizzo la bag, risciacquo le trebbie, sciolgo il secco e vado di bollitura.
Volevo sapere, se invece conducessi l'ammostamento facendo i vari step (proteasi ed amilasi), avrebbe qualche impatto sui grani speciali.
E se si, in positivo o in negativo?

4) acidificazione acqua con citrico:
è necessario acidificare solo l'acqua in cui vengono ammostati i grani o sarebbe più corretto acidificare anche l'acqua di sparge?
Pensavo di sciogliere 7 grammi di acido citrico nei 12 litri di acqua (da rubinetto, bicarbonati 200 mg/lt, secondo fonte AmiAcque Milano) che userei per ammostare i grani e 3 grammi di acido citrico nei 3 litri di acqua (sempre da rubinetto) che userei per risciacquare le trebbie.
Sono valori eccessivi o più o meno sensati?
Non ho ancora a disposizione un pHmetro, per avere una lettura corretta dell'acqua.
 
Ringrazio tutti quelli che mi vorranno aiutare o comunque contribuire alla discussione.
Buona birra a tutti!  Birra02

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