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Salve a tutti, volevo un chiarimento.... Sto costruendo un spillatore. Sono riuscito a trovare un spillatore ceramico usato. Volevo però chiedere dei chiarimenti sulle regolazioni... Ovvero ho 3 tubi.... Uno centrale che dovrebbe essere per la birra.... Gli altri 2 cosa servono? Per raffreddarlo? La regolazione sul lato dello spillatore è bloccato. Cosa serve? Per ridurre il flusso? Ringrazio
PRIMA ESPERIENZA: KIT MR. Malt + Malto birra chiara
Ciao a tutti ragazzi!!!
La mia prima esperienza con kit (e malto preparato) è andata discretamente ed il risultato (salvo il sapore leggermente lungo ed annacquato, se qualcuno sa spiegarmi perché gliene sarei grato) è comunque qualcosa di simile ad una birra!!! 
Ora volevo chiedervi un'informazione nel caso in cui voglia produrre una quantità di birra per cui sono necessarie >1 confezione di malto preparato.
Come devo regolarmi relativamente alla quantità d'acqua nella pentola? Devo proporzionare rispetto ai 23 litri del kit base? Preciso che, in quel caso, ho prima riscaldato a bagno maria la lattina, poi, come da istruzioni, ne ho versato il contenuto in acqua calda. Dopodiché ho messo il mosto, con ulteriore acqua fredda di base, nel fermentatore, ho aspettato la temperatura di 20 gradi (quasi 2 giorni) ed ho inserito il lievito.
In merito a quest'ultimo punto...vanno utilizzate tutte le bustine di lievito nel caso si utilizzino, per esempio, 3 lattine di malto???
Grazie a chiunque mi risponderà!
RugbyBrewer
PRIMA ESPERIENZA: KIT TOP MR. MALT - BIRRA CHIARA
SECONDA ESPERIENZA: BREWFERM DIABOLO
Cosa ne pensate di un fermentatore troncoconico in vetroresina ,per alimenti , ci sono di varie misure , io pensavo di inserirlo nel frigo vetrina alto , che uso x le fermentazioni , già termostatato .
Ho chiesto preventivi e il prezzo sembra interessante , vi sono di diverse misure ed anche modelli coibentati .
In acciaio costano un botto e sono troppo alti non riesco ad inserirlo 
Non scrivo nulla giustamente riguardo il produttore ma il materiale viene usato anche in enologia e non ha controindicazioni .
Bonny
salve a tutti!!!
Io sono nuovo del mestiere ma mi attrae tanto questo mondo al punto che ho già voglia di provare nuove esperienze e da qui viene il mio dubbio.
volevo integrare nella birra della farina per fare una specie di birra di mais (cioè fatta con la farina gialla)
volevo provare a fare 3 kg di malto e 4 kg di farina...
a prescindere dal fatto che probabilmente ci metterà mezza giornata a fare la saccarificazione, qualcuno a mai provato a farla?
o sa darmi qualche dritta su come posso fare?
ps: per il problema della filtrazione risolvo usando le trebbie avanzate dalla cotta che farò il giorno prima.
grazie mille
Da alcuni consigli presi qui sul forum ho usato questo kit con lievito S04 e 170 grammi di miele.
La densità iniziale era di circa 1054.
Al di là dell'aggiunta di miele, quello che non ho capito è quanti gradi avrà questa birra e perché i dati sono così discordanti !
Grado alcolico
Birramia : 4,5
MrMalt : 5,0
Pinta : 6,00
Calcolo zuccheri 2.4 : 4,7
Densità finale
Birramia : 1010/1008
Mrmalt : 1014
Pinta : 1015
Calcolo zuccheri 2.4 : 1012
Visto che nelle ultime due birre mi sono fidato del Calcolo Zuccheri 2.4, questo mi chiedeva di aggiungere zuccheri ! ragione per la quale ho aggiunto i 170 grammi di miele.
Come detto, alla fine, ho ottenuto una densità iniziale più alta...... vacci a capire qualcosa con tutti sti dati.
L'unico dato certo che ho è il mio densimetro che mi dava una densità iniziale di 1054 !
Che ne pensate ? a quanti gradi andrà la birra alla fine ?
Auguri a tutti di un buon nuovo anno. 
E' in lavorazione questa Special Premium Ale e questa volta son deciso a fare il priming con il mosto anzichè lo zucchero. Sulla confezione consigliano 85 gr per primining io ho intenzione di mettere da parte l. 1,5 di mosto e conservarlo in una bottiglia di plastica sanificata a 2° insieme alla lager che si sta lagherizzando. Secondo voi esperti sarà la quantità giusta?
Ciao, è la seconda volta che leggo in un libro (il primo in quello di Daniels, la seconda in "Yeast") che la maltosità della birra, il gusto,il sapore di malto, quello che potremmo anche definire "rotondità", non è per nulla influenzato dalla temperatura di mash, dalla attenuazione e in poche parole dagli zuccheri residui.
Daniels non spiega bene perchè, nel libro "Yeast" la risposta dell'autore è che questa caratteristica è data dal lievito; spiega anche che le lunghe catene di zuccheri, che sarebbero quelle residue che il lievito non metabolizza hanno un potere dolcificante molto basso, in definitiva dice che le alte temperature di mash influenzano solo la sensazione di corpo, ma che una birra meno attenuata può essere più secca di una ultra attenuata, che può essere "rotonda" e "maltata".
Cosa ne pensate?
Ciao,
Andrea
Salve a tutti, come richiesto da Lollo apro una nuova discussione su questo argomento, già dibattuto in parte nell'altro thread. Il lavoro prende spunto dalla guida postata da Lollo sulla realizzazione di "slant". Allego suddetta guida in pdf per chi volesse lavorarci su. Ho realizzato un porta provette molto artigianale che contiene 11 fiale. Ho creato il mezzo di crescita con 12 grammi di estratto di malto secco, 150 Ml d'acqua e 4 grammi di agar agar in polvere. Ho portato a ebollizione l'acqua, spento e aggiunto l'estratto, ho portato a ebollizione e per 15 minuti, mettendo negli ultimi 5 l'agar precedentemente idratato. La procedura è comunque spiegata nell'allegato.
Oggi ho fatto delle prove, facendo uno starter con l'S-04, per evitare di far danni alla prima con un lievito liquido. Ho dunque idratato il lievito e inoculato questo sul mezzo di crescita, dopodiché ho fatto uno starter da mezzo litro che mi servirà per la prossima cotta (non si butta via niente
)
![[Immagine: 121bdyu.jpg]](http://i39.tinypic.com/121bdyu.jpg)
![[Immagine: 2rr5roz.jpg]](http://i43.tinypic.com/2rr5roz.jpg)
Qui si dovrebbe vedere il lievito depositato sul mezzo
![[Immagine: 2igkg9x.jpg]](http://i39.tinypic.com/2igkg9x.jpg)
Non trovo il modo di allegare, comunque:
http://www.hobbybirra.info/view_articoli...3&ME_ID=26
Ciao, come da titolo, vi consiglio caldamente questo libro se non lo avete.
Dal momento che ci troverete tantissime informazioni, vi dico prima cosa non ci troverete: non è una guida alla scelta dei lieviti, e non si addentra negli stili birrari.
Il libro tratta tutti gli aspetti dell'argomento, i nutrienti da aggiungere al mosto prima dell'inoculo, tutti gli aspetti legati all'ossigenazione, al pitching rate, le influenze della temperatura prima, durante e dopo la fermentazione, la corretta preparazione di uno starter, l'influenza della luppolatura sulla fermentazione, sino ad interi capitoli dedicati al riutilizzo del lievito, la conservazione,per arrivare a consigli pratici e dettagliati sulla coltivazione del lievito, e addirittura su come mettere su un mini laboratorio (completo di elenchi dettagliati delle attrezzature richieste per fare ogni singolo step!).
E' incredibilmente dettagliato, ma non è solo per biologi e chimici, è fondamentalmente una guida pratica.
Alcune cose mi hanno tolto dei dubbi e/o delle certezze, per esempio:
la birra multi-lievito non solo si può fare, ma secondo loro in alcuni casi è preferibile, in quanto il lievito non è competitivo e per dire si può usare un lievito per le qualità organolettiche ed uno che attenua di più;
nelle birre ad alta densità sarebbe preferibile ossigenare due volte, una all'inizio e una dopo 12 ore;
tutte le birre, e non solo le lager, beneficiano di un innalzamento della temperatura a fine fermentazione, che consente al lievito ancora attivo di trasformare i sottoprodotti che possono dare gusti e aromi spiacevoli;
la scelta del lievito da riutilizzare, nel senso della scelta di dove prenderlo (dalla schiuma, dal fondo del primo fermentatore, dal fondo del secondo) e cosa comporta nella selezione del lievito (più o meno attenuante e più o meno flocculante).
Insomma, spero di non avervi annoiato, ma credo che questo libro sia una vera miniera d'oro.
Unico avvertimento, è in inglese.
Ciao,
Andrea
io l'ho trovato interessante:
http://www.linkiesta.it/classifica-birra-europa
c'è anche un link con un ponderoso documento EU sul ruolo della birra nell'economia europea, forse a qualcuno interessa
http://www.linkiesta.it/sites/default/files/birra.pdf
Buon Anno !
Mario

