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Ragazzi oggi è San Patrizio io non avendo Stout in produzione ho imbottigliato un APA... per il prossimo anno vedrò di organizzarmi meglio!

Ciao raga....
la scorsa settimana ho preparato la TRIPLE (due latte con zucchero candito, miele, estratto light e due buste di t58).
Il gorgoglio è terminato e la densità sta scendendo.
In base al foglio excel del calcolo zuccheri, mi doveva risultare un OG di 1090 (e lì ci siamo) ed una FG di 1023. Questa sera ho misurato e siamo a 1019 - 1020 circa e noto la birra molto torbida (colore del miele). Il profumo è molto buono e all'assaggio è molto piena e piuttosto "forte". Volevo fare il primo travaso ma sono un pò in dubbio. Vi chiedo....
* Potrebbero esserci problemi per la densità?
* La torbidezza è un segnale preoccupante oppure (come immagino) con qualche mese di maturazione si risolverà?
Grazie.
Ragazzi che mi dite del galaxy? Dal punto di vista aromatico, è molto invadente? Va usato con cautela come il nelson sauvin ad esempio o posso caricare? Mai usato, ne ho presa una confezione da 250 gr e a breve volevo farci una apa con dei malti che devo smaltire. Sono indeciso se farla mono luppolo appunto con il galaxy facendo late hopping con gittate dai 30 in giù per sfruttarne il profilo aromatico, oppure usarlo insieme al centennial ed eventualmente un po di sorachi ace che ho avanzato! Che mi consigliate?

Parlando con un amico ci siamo trovati a discutere sulla possibilità di avere problemi facendo uno starter.
Per lui è alto il rischio di problemi, per me è basso.
Lui dice che è una procedura rischiosa, meglio usare direttamente la bustina e rischiare l overpitching che, sostiene, spesso è più teorico che reale.
Io dico che è impossibile infettare uno starter, perchè cuocendo nella beuta non hai passaggi e soprattutto quando infili 30-40 miliardi di cellule in un litro di mosto è davvero difficile che vi sia una carica batterica antagonista tale da poter causare problemi, anche se nel procedimento dovesse inavvertitamente caderci dentro qualcosa.
Lui è un chimico e birrifica da più di me.
Voi che dite?

Liberamente tratto dal testo di Palmer, How to brew.
Mi prendo la responsabilità di eventuali castronerie nella traduzione, dopotutto sono un elettricista alcolizzato.
Chi volesse apportare modifiche,con post di aggiornamento, lo faccia pure.
Dopo di che possiamo partire con le nostre esperienze.
Spero che sia utile.
Ciao.
L'orzo contiene molte catene di aminoacidi, che vengono utilizzati per formare le proteine necessarie per la germinazione della pianta. Durante la maltazione e l’ammostamento queste catene vengono scisse in catene di enzimi più piccole e utilizzate dal lievito per la propria crescita e il proprio sviluppo durante la fase di fermentazione. I due gruppi di enzimi proteolitici principali interessati in questo processo, sono le proteasi e le peptidasi.
Le proteasi lavorano per spezzare le grandi e generalmente insolubili catene di proteine, in catene più piccole e solubili, che possono migliorare la ritenzione della schiuma della birra, ma possono anche portare torbidità alla stessa.
Le peptidasi lavorano per scindere amminoacidi dalle estremità delle catene per produrre piccoli peptidi e aminoacidi, che sono i nutrienti del mosto e potranno essere utilizzati dal lievito come sopra.
Nei malti ben modificati (S/T o Kolbach 40/45% n.d.t.), i suddetti enzimi , hanno subito la maggior parte di questi processi durante la fase di maltazione.
La maggior parte dei malti base in commercio oggi, sono ben modificati. I malti moderatamente modificati, beneficiano di una sosta proteasi per spezzare le rimanenti grosse catene di proteine, in più piccole catene e aminoacidi, nonché per favorire il rilascio di ulteriori amidi da parte dell’endosperma.
I malti ben modificati, avendo già, come detto sopra, subito questo processo, non traggono benefici da una sosta proteasi ( a patto che lo siano veramente n.d.t.). Infatti fare una sosta proteasi per più di 30 min. su di essi, tende a donare alla birra povertà di corpo e instabilità della schiuma. Questo avvertimento tende ad essere sopravvalutato , facendo una montagna da un granello di sabbia.
Le temperature e l’intervallo di PH a cui i suddetti enzimi si attivano si possono sovrapporre, in quanto ambedue possono lavorare in un intervallo di temperatura che va dai 35°C ai 65°C, per questo parlare di temperatura ideale per ogni enzima non è rilevante. Tempo fa si sosteneva che lavorando più vicino ai 65°C si favorisse la proteasi e viceversa la peptidasi, ma recenti studi hanno dimostrato che ciò non è vero. Non si può favorire proteasi o peptidasi con il controllo della temperatura di ammostamento.
Ci sono diversi generi di enzimi all’interno di ogni gruppo ed essi vengono attivati in un ampio spettro di temperatura e PH (da 2 a 8.5). L’attività totale degli enzimi proteolitici è massima a bassi livelli di PH (da 3.8 a 4.5), ma la differenza rispetto al PH ottimale di ammostamento (5.8) è solo del 15%.
Le temperature raccomandate per la sosta proteasi, sono dunque comprese in un intervallo che va dai 45 ai 55° per un tempo che può variare tra i 15 e i 30’, ma gli enzimi resteranno ancora attivi per un certo tempo durante un ammostamento mono temperatura tra i 60 e i 67°.
Lo scopo principale della sosta proteasi è fornire FAN (free amino nitrogen) al mosto. I malti poco o parzialmente modificati, hanno, come visto sopra, una bassa quantità di proteine solubili, rispetto a quelli ben modificati e i grani non maltati ne contengono solo una piccala quantità. Dunque, un ammostamento fatto con una grossa percentuale di grani non maltati, avrà una bassa quantità di FAN.
Generalmente l’orzo grezzo contiene circa il 30% del totale di proteine solubili, circa il 50% del totale vengono solubilizzate durante la maltazione e circa il 20% (o meno) durante l’ammostamento. Dunque solo il 3% del totale delle proteine solubili, sarà convertito in FAN alla fine della maltazione e dell’ammostamento.
Lo scopo secondario della sosta proteasi, è quello di disgregare le grandi proteine, che porteranno altrimenti a problemi di filtratura a fine ammostamento e di torbidità dovuta alle proteine stesse. La sosta proteasi, può inoltre migliorare la ritenzione della schiuma, anche se l’effettivo contributo della sosta è stato sopravvalutato.
In conclusione, la sosta proteasi è necessaria in malti poco modificati o in malti ben modificati che prevedono l’utilizzo di una percentuale superiore al 20% di frumento, di segale o di avena. Il frumento maltato contiene il doppio del peso molecolare di proteine dell’orzo maltato. Una sosta beta-glucanasi può essre combinata con la sosta proteasi a 40/45° per 15/30’.

Ho trovato una ricetta in un librino che voglio realizzare, ma non ci sono le rampe.
E' una IPA (la prima IPA).
Malti per 23 litri:
Pils Kg 5,23
Crystal Kg 0,25
Munich Kg 2,00
poi ci vanno 2 hg di zucchero candito ma siamo in bollitura.
La ricetta è calcolata per efficienza del 70%
OG dovrebberisultare 1071, non c'è l'FG, ma nemmeno le rampe, e dovrebbe saltar fuori una birretta da circa 6,5 gradi.
la luppolatura mi incuriosisce, non avevo mai visto una ricetta così, 7 luppoli diversi... ho il frigo pieno di sacchetti di luppolo, la maggior parte non li ho mai provati.

.......Domani imbottiglio la mia Indian Pale Ale......che % di bisolfito devo mettere nell'acqua per disinfettare un 60 bottiglie più un contenitore in acciaio da 15 lt?
Grazie!

Ciao a tutti! Sto partendo col mio secondo kit,una amber Ale. Il primo kit,una lager,l'ho fatto seguendo la ricetta col classico kg di zucchero. Ora vorrei provare a migliorare il tutto ed ho acquistato un kg di estratto di malto. Leggendo varie discussioni mi è sembrato di capire che al contrario dello zucchero non è fermentabile al 100% e bisogna comunque compensare con lo zucchero. Ho scaricato la tabella del buon gazza e mi risulta che devo aggiungere ben 400 gr di zucchero. Mi sembrano tanti considerato che il venditore mi ha detto di non aggiungerne..

Ciao a tutti, come già scritto in precedenza sti studiando per fare la mia prima E+G (solo E in questo caso)... ma mi è sorto un dubbio!!!
La ricette prevede 10lt in bollitura comprensiva di estratti..ed io dovrei inserire circa 1,5kg. di estratto liquido + altri 4/500gr. di secco + 250gr.circa di miele ed i luppoli !!!
Ora...ho letto che più o meno 1,5kg di liquido corrispondono ad 1,2lt e che i luppoli assorbono circa 0,6lt.....ma il secco ed il miele...fanno aumentare solo la densità in quanto si sciolgono e l'aumento di volume è trascurabile???? qualcuno ha qualche idea???? e' una pippa mentale??
grazie!
Daniele